"Si sta perdendo tempo prezioso!". L’incipit, con tanto di punto esclamativo, non lascia spazio a interpretazioni. Tema della lettera aperta rivolta alle forze di centrosinistra (trentatré le firme in calce, tra politici, intellettuali e semplici cittadini) è la scelta del candidato per sfidare il sindaco Alan Fabbri alle prossime elezioni amministrative. L’appello sembra essere quello di smetterla con ‘balletti’ e divisioni per puntare finalmente su un nome e un programma. Perché il tempo stringe. "È urgente – si legge nella missiva – riunificarsi per sostituire l’attuale sindaco e la sua maggioranza che hanno trasformato Ferrara in un paese di sagre e baracconi, senza cultura del passato e senza visione del futuro. Invece le forze del centro sinistra si dividono su tutto: candidature, programmi, procedure, squadra di governo del prossimo quinquennio. Bisogna cambiare strada e in fretta. Non è il momento di pensare ai vantaggi della propria organizzazione, è il momentodi condividere una strategia comune e sostenerla con coerenza".
I firmatari della lettera chiedono "tre cose" a tutte le forze di centro sinistra. Primo, "Scegliere il candidato in maniera trasparente e non divisiva. Rendere pubblico il programma per la Ferrara del prossimo quinquennio. Iniziare a costruire una squadra di governo competente e responsabile. Scegliere il candidato in maniera trasparente e non divisiva: abbiamo ascoltato entrambi i candidati. Sono personalità di spessore ma differenti fra loro, per esperienza, cultura, approccio alla politica: Laura Calafà (a sinistra nella foto) sembra più incline al confronto con la città e a un lavoro di squadra, Fabio Anselmo (a destra) più uomo di scontro diretto in difesa dei diritti di libertà dei cittadini; ma contano poco le opinioni personali. Sono gli elettori di centro sinistra, quelli che vogliono l’alternativa, a dover decidere". Come decidere? È presto detto. "Non servono i ‘sondaggi’ fatti a Roma di cui ciascuno parla senza conoscerne i risultati, il modo più ampio e trasparente perché siano i cittadini a scegliere sono le primarie – prosegue la lettera –: chiediamo alle forze del centrosinistra di smettere con le tattiche di breve periodo e di convocare al più presto delle primarie pubbliche e partecipate".
Secondo punto, rendere "pubblico" il programma per la Ferrara nel prossimo quinquennio. "Che fine ha fatto – si chiedono i firmatari – il lavoro di cinque mesi per definire un programma condiviso del centro sinistra? Occorre che il tavolo renda pubblico il lavoro fatto; occorre che chi vota alle primarie possa scegliere anche sulle priorità che ciascun candidato sente come proprie e nello stesso tempo che si senta parte di una strategia condivisa. Non sono necessari lunghi ‘elenchi della spesa’ che annacquano tutto. Alcuni titoli che rispondano ai bisogni reali dei cittadini, in questo momento, sono più che sufficienti: sanità, sicurezza, scuola, lavoro, sviluppo, inclusione, ambiente, decentramento, partecipazione". Terzo punto, "iniziare a costruire una squadra di governo competente e responsabile: nel momento in cui si sceglie la strada trasparente e democratica delle primarie che senso ha parlare di ticket?". I firmatari ritengono infine che "i tempi per i giochi tattici siano esauriti. Continuare per questa strada porterebbe a un maggiore distacco tra politica ed elettori e lascerebbe più spazio ai diversi populismi. Per innovare Ferrara è necessario innovare anche le forme e i contenuti della politica".