"Lo sport salva dalle dipendenze giovanili"

Caterina Natali si candida con la lista Ferrara al centro per promuovere sport e salute, proponendo l'insegnamento sportivo fin dalle prime classi e contrastando le dipendenze giovanili.

"Lo sport salva dalle dipendenze giovanili"

"Lo sport salva dalle dipendenze giovanili"

"Ho deciso di candidarmi con la lista Ferrara al centro-Andrea Maggi con Alan Fabbri sindaco per portare le mie idee e progetti in materia di Sport e Salute", così interviene Caterina Natali, nata a Ferrara, mamma di Filippo di 12 anni. "Ho conseguito una laurea in scienze infermieristiche e ho prestato servizio al 118 e Pronto

Soccorso – prosegue –. Nel corso degli anni la mia attenzione è passione si sono rivolte sempre

più al mondo sportivo dove ho intrapreso percorsi formativi, ho conseguito un master in Management Sportivo presso la Luiss Buisness School di Roma. Sono convinta che sport e salute siano diritti e valori fondamentali di tutti gli individui e

oggi l’evidenza scientifica nei confronti dei benefici dello sport è oramai consolidata: è

comprovato che l’attività fisica garantisce vantaggi per la salute, questo vale per le persone di tutte le età. Ecco quindi che le mie proposte sono indirizzate anche a categorie oggi ancora non completamente coinvolte. Estendere gradualmente l’insegnamento dell’attività sportiva anche alle prime tre classi

della primaria. Durante la scuola primaria le attività motorie e sportive favoriscano lo sviluppo della

personalità agli alunni considerando non solo il profilo fisico ma anche sotto l’aspetto relazionale e dell’ ascolto di sé. Questo aspetto distoglie da un eccessiva e silente dipendenza dalla sedentarietà legate all’utilizzo dei giochi su PC e telefono e dei social media e a prevenire così conseguenze sulla salute psico fisica legate all’iperconnessione. In Giappone viene utilizzato il termine

‘Hikikomori’ che descrive questo fenomeno diffuso che significa ’stare in disparte’, ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi a volte senza avere contatti diretti nemmeno con i

propri familiari. Quindi sport come strumento di prevenzione e lotta alle dipendenze giovanili".