Locali, il Tar dà ragione al Comune. Respinta l’istanza di sospensione: "Avanti con la riduzione degli orari"

Ora si attende il giudizio di merito sui contenuti dell’ordinanza restrittiva che aveva colpito le attività .

Locali, il Tar dà ragione al Comune. Respinta l’istanza di sospensione: "Avanti con la riduzione degli orari"

Locali, il Tar dà ragione al Comune. Respinta l’istanza di sospensione: "Avanti con la riduzione degli orari"

Respinta l’istanza di sospensione. Il Tar si è pronunciato: vince la linea del Comune. L’impianto dell’ordinanza Gad – che ha applicato restrizioni ai locali che hanno provocato negli anni numerosi problemi in termini di ordine pubblico, segnalati oltre che dai cittadini anche da dettagliate relazioni delle forze dell’ordine – resta valido. L’ordinanza del tribunale amministrativo regionale è arrivata ieri, dopo l’udienza dell’altro giorno. La vicenda è nota. Dieci dei tanti locali oggetto negli ultimi mesi dei provvedimenti sindacali, hanno impugnato l’ordinanza. Si tratta, per lo più, di locali concentrati tra via Sauro, via porta Catena, piazzale Castellina e via Canapa. L’obiettivo dei ricorrenti era quello di sospendere gli effetti delle robuste riduzioni di orario a cui sono stati sottoposti in seguito alle ordinanze firmate a partire da quest’estate dall’amministrazione. È evidente che l’angolo di osservazione per valutare lo svolgimento di tutto questo iter è duplice. Da un lato c’è il piano politico – ossia la volontà dell’amministrazione di un cambio di passo in quella zona - , dall’altro c’è quello tecnico. "Il provvedimento impugnato – si legge nell’ordinanza del tribunale bolognese – ha iniziato a produrre i propri effetti a decorrere dal 23 settembre scorso e avrà termine il primo gennaio del 2024, con la conseguenza che ha già esplicato gran parte dei propri effetti. Nel bilanciamento dei contrapposti interessi, appaiono prevalenti quelli facenti capo dell’Amministrazione comunale". Il Tar rileva anche la "sussistenza dei presupposti per l’adozione della gravata ordinanza contingibile e urgente, sarà puntualmente scrutinata in sede di merito alla luce della perdurante e non imprevedibile situazione rappresentata dall’amministrazione comunale relativamente alle aree Gad". Ora resta da aspettare il giudizio di merito. Intanto l’amministrazione incassa il dividendo e prosegue sulla linea adottata. Tanto che, come trapela dagli uffici, pare che sia in programma la messa a punto di altre ordinanze restrittive. E non solo nel quartiere Giardino. Particolarmente soddisfatto del risultato ottenuto è il vicesindaco Lodi che dall’estate scorsa si sta occupando dei provvedimenti restrittivi, locale per locale. "L’ordinanza del Tar – spiega – è un chiaro segnale di come la nostra linea stia pagando e sia, in punta di diritto, del tutto legittima. È servito a ben poco che queste dieci attività interessate nei mesi scorsi dal giro di vite si coalizzassero per approntare il ricorso: c’erano elementi oggettivi – suffragati da dettagliate relazioni delle forze dell’ordine (a cui va il mio ringraziamento) – sui quali ci siamo basati per adottare i provvedimenti". Ora, conclude, "andiamo avanti sulla nostra linea e ci apprestiamo a emanare, tra poco, altri provvedimenti restrittivi".

Federico Di Bisceglie