MARIO BOVENZI
Cronaca

Maltempo, tremano le campagne: "Frutta e verdura marcia tra i filari"

Le forti precipitazioni stanno compromettendo soprattutto il raccolto di albicocche e fragole. Gli agricoltori giocano d’anticipo, prodotti portati nei mercati prima delle prossime precipitazioni.

Maltempo, tremano le campagne: "Frutta e verdura marcia tra i filari"

Maltempo, tremano le campagne: "Frutta e verdura marcia tra i filari"

C’è già passato, spera che non succeda più. Ci sono le bandiere della Coldiretti, di un bel giallo vivo. Oltre via Bologna, la strada porta a San Martino, si vedono i campi. Stanno raccogliendo, cercano di fare in fretta, di prendere al volo quell’avaro spicchio di sole. Perché sanno, sembra una maledizione, che ancora pioverà. E le fragole rischiano di marcire, sotto la coperta densa d’umidita, sotto quell’acqua a fiumi, il terreno zuppo come una spugna. Fabrizio Ganzarolli si inginocchia, mostra quella striscia rossa di fragole. Andate, marce, non c’è più niente da fare. Una corsa contro il tempo tra i filari, magari anche sotto qualche goccia, perché Fabrizio Ganzarolli e anche i suoi braccianti, quasi una famiglia, non vogliono proprio che succeda ancora. Poco più un anno anno fa, aprile 2023, il raccolto era andato in fumo in una manciata di minuti. Quella volta fu la grandine, chicchi come uova. Le fragole tutte bozzi e buchi, le piante schiacciate come fosse passato un rullo compressore. Clima folle, ormai un assiduo e molesto compagno di viaggio per chi coltiva la terra. "Sembrava neve", raccontò allora. Si trovava sul suo trattore, rimase bloccato in cabina sotto i colpi di quelle palline da tennis, sulla lamiera una gragnuola di colpi, ultima ripresa sul ring. Non ci fu bisogno di andare ai punti, i campi al tappeto. "Successe tutto tra le 17 e le 17,10, minuto più minuto meno. C’era una distesa bianca di trenta centimetri", il ricordo indelebile impresso nella memoria di chi vive di campagna ma mai aveva visto nevicare grandine. "Abbiamo salvato una parte del raccolto, stiamo correndo per cercare di staccare e mettere nelle cassette le fragole, per portarle via. Altrimenti ci giochiamo anche quelle. Appena smette di piovere andiamo nel fango". Come ieri pomeriggio. Non solo fragole, stanno rischiando grosso anche le albicocche. Dice Riccardo Casotti, vicedirettore di Coldiretti: "Era ormai cominciata la raccolta delle albicocche, gli agricoltori si sono dovuti fermare a causa delle continua pioggia di questi giorni. E tutta quell’acqua non fa certo bene alla frutta, una parte è già avvizzita". Dita incrociate, nella speranza che si apra tra le nubi una finestra di sole, bel tempo. "C’è chi ha raccolto la frutta in anticipo dopo aver dato un’occhiata alle previsioni", spiega. Previsioni che fanno male al cuore di chi coltiva la terra. Sarà una settimana nel segno del brutto tempo, con qualche schiarita. Solo un’illusione. Così via, tra le piante, a staccare albicocche. Una battuta d’arresto, quel tempo capriccioso, anche per le semine. "Come fai a seminare quando il terreno è zuppo? Non puoi, perdi tutto. Devi aspettare che si asciughi".

Ganzarolli non lo pensa di certo. Ma non tutta questa pioggia viene per nuocere, l’ondata d’acqua ha fatto salire il livello dei fiumi e delle falde che ancora sono provate dalla siccità degli scorsi anni. Spiega la Cia-Agricoltori Italiani: "Sono state accumulate scorte d’acqua che ci fanno ben sperare per l’estate, le falde si stanno arricchendo. E questo è fondamentale per il prosieguo di tutta la stagione agricola". Il grano non ha risentito delle piogge che comunque per il momento sono ancora nella media del periodo. Qualche problema potrebbe avere la coltura del pomodoro. "Stiamo misurandoci con gli effetti della coda del maltempo che si è abbattutto nelle province di Modena e Bologna, nel Veneto. La coda di eventi catastrofici".