Mister Di Carlo, contento a metà: "Male l’inizio, ma è un buon punto"

Troppo brutti i primi 45’ per il tecnico che aggiunge: "Gara condizionata dalla paura. La reazione c’è stata"

Mister Di Carlo, contento a metà: "Male l’inizio, ma è un buon punto"

Mister Di Carlo, contento a metà: "Male l’inizio, ma è un buon punto"

Mimmo Di Carlo bacchetta la sua squadra per un primo tempo troppo brutto per essere vero, ma la applaude per lo spirito di sacrificio e la reazione della ripresa. E incassa il punto di Ancona con moderata soddisfazione. "Sono contento del pareggio perché ci dà continuità e non ci fa perdere uno scontro diretto con una partita in meno alla fine del campionato: queste sono le cose positive – spiega il tecnico della Spal –. L’Ancona ha reagito bene dopo il cambio di allenatore ed è stata brava ad aggredirci impedendoci di effettuare il nostro gioco. Tra il primo e il secondo tempo abbiamo cambiato qualcosa a livello tattico ma anche caratteriale, provando a mettere più pressione sui nostri avversari e nella ripresa abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Certo, l’Ancona è stata pericolosa, ma siamo stati più in partita, quindi ci prendiamo questo 0-0 sapendo però che bisogna migliorare".

Che spiegazione si è dato di un primo tempo così deludente?

"Abbiamo perso troppi palloni in uscita, però siamo anche stati bravi a soffrire: il salvataggio di Valentini significa che ci siamo. Ma dobbiamo fare meglio, perché quando si perdono tanti palloni in mezzo al campo la squadra avversaria prende coraggio e non se ne viene fuori".

Ha un pizzico di rammarico per non essere riuscito a colpire l’Ancona quando era più vulnerabile?

"Bastava giocare il primo tempo come il secondo: avremmo creato più situazioni interessanti. Il calcio è fatto anche di riconquiste, seconde palle e uno contro uno: nel primo tempo abbiamo perso tanti duelli e l’Ancona ne ha approfittato. Nella ripresa abbiamo giocato con più coraggio facendo meglio anche tecnicamente. Detto questo, ripeto: siamo contenti del pareggio e della reazione, ma una squadra che si deve salvare non può giocare il primo tempo in quel modo".

Si aspettava il 3-5-2 dell’Ancona?

"Certo, e anche la reazione della squadra. L’Ancona ha qualità, soprattutto quando gioca a ritmi alti. Quando abbiamo fatto girare meglio la palla siamo tornati in carreggiata: il pareggio sta stretto all’Ancona nel primo tempo, ma per quanto visto nella ripresa è giusto".

È stata una gara condizionata dalla paura di perdere?

"Sicuramente con cinque punti in più entrambe le squadre avrebbero giocato diversamente, prendendosi più rischi. È comunque un pareggio che ci dà continuità, e per la seconda gara di fila non prendiamo gol. Per qualcuno sarà poco, ma è un buon punto di partenza per chi si deve salvare".

Come va interpretata adesso la corsa salvezza?

"Mancano quattro giornate: bisogna provare a vincere ogni gara. Dobbiamo guardarci solo alle spalle: oggi saremmo salvi, ma dobbiamo arrivare a 42 punti prima possibile. Sfruttando i prossimi turni casalinghi, perché la salvezza passa anche dallo stadio Mazza".

Stefano Manfredini