FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Morti nel camper esploso. Inchiesta per omicidio colposo. Medici al lavoro sui corpi, si indaga su una perdita di gpl

Il fascicolo è contro ignoti. Si attende l’identificazione formale di madre e figlio rimasti carbonizzati. Il van, sotto sequestro, è stato portato al comando dei vigili del fuoco per svolgere accertamenti tecnici.

Morti nel camper esploso. Inchiesta per omicidio colposo. Medici al lavoro sui corpi,  si indaga su una perdita di gpl

Morti nel camper esploso. Inchiesta per omicidio colposo. Medici al lavoro sui corpi, si indaga su una perdita di gpl

Accertamenti medico legali sui resti carbonizzati per certificarne l’identità e verifiche sulla carcassa del camper per risalire alle cause della tragedia di martedì sera. Sono i due poli intorno a cui ruota l’attività investigativa della procura per far luce sul devastante incendio che ha disintegrato il van in sosta nel parcheggio del Decathlon di via Veneziani e spazzato via due vite. Il pubblico ministero di turno Ombretta Volta ha aperto un’inchiesta nella quale sono confluiti i primi atti redatti da polizia e vigili del fuoco nella lunga notte di rilievi. Il reato ipotizzato è omicidio colposo, ma il fascicolo è contro ignoti. Così come, formalmente, risultano tuttora ignote le vittime. Fino a quando non ci sarà un riconoscimento ufficiale non sarà infatti possibile risolvere definitivamente questo giallo, anche se, con ogni probabilità, i resti rinvenuti nel mezzo dovrebbero appartenere al proprietario del van stesso, Stefano Cavalieri, 60enne residente ad Occhiobello, e alla madre 87enne Mirella Graziosi. In ogni caso, per rispondere all’interrogativo sull’identità delle vittime, il pubblico ministero disporrà accertamenti tecnici. Per prima cosa, il medico legale Margherita Neri, intervenuta sul posto la sera della tragedia, dovrà verificare se le condizioni dei corpi consentano il riconoscimento o se invece siano necessarie analisi più approfondite, come quelle del Dna. A seconda del responso del medico legale, la procura indicherà le verifiche da svolgere.

L’altro filone investigativo è quello rivolto alle cause del rogo. Il camper, posto sotto sequestro, è stato trasportato al comando dei vigili del fuoco, dove rimarrà a disposizione per le attività tecniche. Il mezzo è andato quasi completamente distrutto e l’interno è in cenere. Non -sarà semplice, quindi, capire con esattezza da dove siano partite le fiamme e cosa le abbia alimentate. Per il momento, l’ipotesi più accreditata è che una delle bombole di Gpl che si trovavano all’interno del mezzo abbiano generato una fuga di gas tale da saturare l’ambiente. Da chiarire se la perdita sia partita dall’utilizzo di un fornelletto o di qualche altro impianto (magari una stufa). Le bombole sono state estratte, raffreddate e messe in sicurezza.

Il rebus più difficile da risolvere sarà capire che cosa stessero facendo i due occupanti quando sono stati colti dalle fiamme. L’anziana era distesa su un letto (o divanetto), mentre l’uomo è stato trovato sul pavimento. Non è escluso che il gas fuoriuscito dalla bombola possa aver saturato l’aria intossicandoli, oppure che i due stessero riposando e che l’uomo, accortosi di quello che stava accadendo, abbia cercato senza successo di mettersi al sicuro. Quale che sia l’antefatto, l’esito è drammaticamente evidente. L’incendio è divampato rapidamente, le fiamme hanno trovato sulla loro strada materiali facilmente infiammabili che in pochi istanti hanno trasformato quel vecchio van in una trappola mortale.