Morto schiacciato dal furgone: "Probabile una manovra errata"

Alessandro Ottoboni, 59 anni, è deceduto giovedì mattina intorno alle 9, investito dal mezzo pesante. Il magistrato ha già firmato il nullaosta alla sepoltura. Inchiesta aperta al momento contro ignoti.

Morto schiacciato dal furgone: "Probabile una manovra errata"

Morto schiacciato dal furgone: "Probabile una manovra errata"

RIVA DEL PO

L’inchiesta sulla morte di Alessandro Ottoboni, 59anni, schiacciato dal furgone cisterna che aveva parcheggiato poco prima, sul terreno dove avrebbe dovuto lavorare è aperta contro ignoti. Ma al momento non sarebbero state rilevate condotte non regolari, se non forse un errore proprio della vittima. Ma si tratta ancora di un’ipotesi. Al momento non ci sarebbero indagati, infatti. E il magistrato di turno, il pm Andrea Maggioni, ha già firmato il nullaosta alla sepoltura. Il tragico infortunio sul lavoro è accaduto giovedì mattina intorno alle 9, quando da Guarda parte l’allarme.

L’uomo, insieme a un collega, stava eseguendo un’opera di rimboschimento di pioppi in un’area privata lungo il corso del ‘grande fiume’. L’intervento, autorizzato da Aipo, prevedeva l’utilizzo di un trattore per la rimozione e l’ impianto degli alberi e un furgone-cisterna per il rifornimento del mezzo. L’infortunio fatale si è verificato proprio durante questa seconda operazione. Alle 8.45, il furgone-cisterna ha iniziato a muoversi. Il mezzo, incontrollabile, ha travolto e schiacciato Ottoboni. La macchina dei soccorsi si è mossa rapidamente e sul posto sono arrivati i sanitari del 118 insieme ai carabinieri della stazione di Ro e al personale della medicina del lavoro dell’Ausl. Le condizioni del 59enne sono subito apparse disperate. Il personale medico ha tentato l’impossibile per rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare.

Constatato il decesso dell’operaio, agli inquirenti è rimasto il compito di ricostruire i contorni della tragedia. Al vaglio, in primis, le ragioni per le quali il furgone-cisterna si è mosso travolgendo il lavoratore. Tra le ipotesi più accreditate un cedimento del terreno che potrebbe aver fatto ’slittare’ le ruote e quindi reso inutile l’azione del freno a mano che risultava essere inserito. Grande il cordoglio dopo l’ennesima tragedia sul lavoro.

"Sono dispiaciuto per la tragedia di una persona che si alza la mattina per andare a lavorare e muore sul lavoro. L’attenzione per la sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere fondamentale", sono state le parole del sindaco di Riva del Po, Andrea Zamboni, sulla morte dell’operaio che era originario di Taglio di Po.

re.fe.