FRANCESCO FRANCHELLA
Cronaca

Mostre e musei, il bilancio: "Oltre un milione di visite"

Giunta e Ferrara Arte fanno il punto del lavoro svolto negli ultimi cinque anni. A fine mandato le rassegne organizzate saranno in tutto 53. Focus sui restauri.

Mostre e musei, il bilancio: "Oltre un milione di visite"

Mostre e musei, il bilancio: "Oltre un milione di visite"

Alla fine, le somme vanno tirate. Ed è giusto che un’amministrazione lo faccia alla presenza della cittadinanza. Così è successo ieri, quando l’assessorato alla Cultura e la Fondazione Ferrara Arte hanno raccontato alla platea, in Sala Estense, quanto è stato prodotto dal 2019 al 2024 per la cultura ferrarese. L’incontro, durato più di un’ora, è servito per fornire una panoramica dell’offerta culturale di questi anni, almeno per quanto concerne l’ambito museale. Si è partiti dal mondo delle mostre. A raccontarlo, assente il presidente della Fondazione Ferrara Arte Vittorio Sgarbi, è stato Pietro Di Natale, direttore della Fondazione, dopo le introduzioni del sindaco Alan Fabbri e dell’assessore alla Cultura, Marco Gulinelli. Dal 2019 al 2024 sono state 46 le mostre realizzate tra Castello Estense, Palazzina Marfisa, Museo Schifanoia, biblioteca Ariostea, Casa Ariosto, Padiglione d’Arte Contemporanea, palazzo Bonacossi e palazzo dei Diamanti. Il dato va considerato anche alla luce di una serie di difficoltà, in primis il Covid, le conseguenti aperture a singhiozzo e le chiusure prolungate, causa cantieri, di palazzo dei Diamanti, Palazzina Marfisa e il Padiglione d’Arte Contemporanea, chiuso da inizio 2023 per la sua trasformazione nello Spazio Antonioni. Alla conta, vanno aggiunte anche le mostre già previste per il 2024: quella del visionario Escher, che inaugurerà ai Diamanti il 23 marzo, e soprattutto la seconda tappa del percorso sull’arte alla corte degli Este, ‘Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso’, che aprirà il 12 ottobre 2024 (fino al 16 febbraio 2025). L’ambito delle mostre sugli artisti ferraresi è di certo quello su cui l’amministrazione ha puntato maggiormente. "Ringrazio Vittorio Sgarbi – ha detto il sindaco – che ci ha aiutato a portare avanti il nostro progetto iniziale: mantenere Ferrara in una dimensione internazionale, ma anche aprirci al mondo promuovendo il patrimonio artistico e culturale di questa città". Mostre dedicate agli artisti ferraresi sono state quelle di Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa, Previati, Crema, Minerbi, Funi.

Non sono mancate mostre sul Novecento, dossier e di arte contemporanea (Banksy, Arrivabene, il premio Vaf) e di fotografia (Harari, Migliori, Camporesi). I visitatori, in totale, sono stati 1.197.160. "Al termine di questi cinque anni di mandato, il numero totale di rassegne sarà 53 – riferisce Gulinelli –. Numeri che testimoniano l’ampia offerta culturale proposta al pubblico, grazie a una programmazione ricca e diversificata". Inoltre, ieri, Ethel Guidi (dirigente del Servizio Musei d’Arte) ha trattato il tema delle riaperture, su tutte, quella di palazzo Schifanoia, riaperto nel 2021 dopo quasi 10 anni, con un percorso ampliato, che sarà oggetto di ulteriori interventi sull’accessibilità, grazie a un finanziamento di 500mila euro ottenuto dai bandi Pnrr del Mic. Da non dimenticare, poi, i restauri e i riallestimenti che hanno coinvolto opere come la Madonna della Malagrana di Jacopo della Quercia, la tela di Avanzi a San Cristoforo alla Certosa, i gessi di Arrigo Minerbi, la ‘Madonna in trono e due devoti’ di Panetti.