MARIO ZAMORANI *
Cronaca

Niente scontri, priorità al futuro della città

Nella politica ferrarese da poco è giunto a compimento un processo che incide pesantemente sul presente e che è destinato...

Nella politica ferrarese da poco è giunto a compimento un processo che incide pesantemente sul presente e che è destinato a segnare il futuro. Si tratta di un fenomeno di prima grandezza di cui, curiosamente, non parla nessuno. Mi riferisco in particolare al Pd di Ferrara e, in quanto la sua storia è saldamente intrecciata a quella della città, anche alla storia della città stessa. Dopo la Liberazione il partito a lungo ha governato in stretta sintonia con il Psi, forza politica con una solida storia, guidando la coalizione. In seguito – sto semplificando – governa con i post Dc. Cinque anni fa, il Pd esprime il suo candidato che viene clamorosamente battuto dalle destre. Oggi il fatto nuovo si concretizza nel farsi il Pd guidare da un partito che anche qui a Ferrara appare a molti come turbopopulista, poco radicato sul territorio e senza riferimenti solidi. Questo avviene non solo nella sostanza, ma anche nella forma visto che il candidato del Pd è stato indicato dal M5S. Gli esponenti 5 stelle prefigurano "una sfida all’insegna dello scontro, con i temi della città in secondo piano", e parlano apertamente di una "campagna elettorale di sangue". Penso che, escludendo gli ultras, la gran parte dei cittadini siano soprattutto interessati a quale progetto di città, a quale sviluppo socio-economico, a come promuovere la partecipazione. Aspetti con i quali era maturata la possibile candidatura di Laura Calafà, poi ritiratasi in seguito a ripetuti sgarbi. Ritengo che la maggioranza dei cittadini sia insofferente a volontà di scontri come viene invece indicato dal M5S e, a quanto pare, dal Pd. Tutto ciò ha prodotto una specie di torre di Babele. Penso che invece occorra il confronto con l’avversario, laddove è debole – progetti e programmi, costringendolo a venire su un terreno in cui sembra essere poco preparato – piuttosto che su un terreno – quello dello scontro – dove appare quasi imbattibile. Tra l’altro, l’offerta di più candidati favorisce la partecipazione alle urne. Allo stato, il candidato di Pd e M5S non ha sciolto la riserva e, come è stato notato, la vera novità di queste elezioni è ‘La Comune’.

* +Europa