"Palazzina Marfisa d’Este, contenitore di cultura"

Sara Conforti (Pd): "Non deve essere stravolta la destinazione d’uso"

Non "stravolgere" la destinazione d’uso della palazzina Marfisa d’Este e soprattutto "valorizzarne l’essenza". Sono questi i moniti che arrivano dalla delegata alla Cultura del Pd comunale, nonché candidata in Consiglio Sara Conforti.

"Riconosco che, da parte dell’amministrazione, si stia tentando di correggere il tiro rispetto ad alcune dichiarazioni iniziali non particolarmente caute, che sembravano suggerire uno stravolgimento degli allestimenti e una destinazione d’uso poco congrua dei locali". La giunta ha "scoperto solo ora e in maniera riduttiva", secondo Conforti, "l’operato di un nostro illustre concittadino. Nino Barbantini negli anni del Novecento fu socio attivo della Ferrariae Decus, sodale di Giuseppe Agnelli, e insieme a lui progettò e inventò la "casa museo" di Palazzina Marfisa. Curò la mostra della pittura ferrarese del Rinascimento (1933); una mostra per cui Federico Zeri dichiarò: "È la prima e anche la più bella delle mostre d’arte antica allestite in Italia"". "La Palazzina – prosegue la dem – è stata pensata da Barbantini come un modello culturale che doveva servire a rendere manifesta la cultura estense, una chiave interpretativa posta a futura memoria. Lì credo vada ora ricercata la linea direttrice dell’intervento. Mi auguro che il progetto nei suoi dettagli sia presto reso pubblico e venga consentito a Ferrariae Decus, protagonista assieme a Bper del progetto allestitivo su cui si sta intervenendo e alle associazioni, in primis a quelle maggiormente coinvolte come gli Amici dei Musei e Italia Nostra, un ruolo partecipativo, anche se ahimè un po‘ tardivo". Un progetto di tale portata, aggiunge la candidata del Pd, "avrebbe dovuto essere condiviso già dalle fasi iniziali con questi interlocutori, che spero abbiano, al contrario nostro, già qualche elemento in più per valutare la coerenza dell’intervento. L’intero patrimonio della città va pensato come un sistema complesso non come un insieme di realtà autonome l’una dall’altra".

E qui si entra nel vivo della visione politica. "Uno dei temi della mia campagna elettorale – prosegue – sarà l’istituzione di un forum permanente delle associazioni culturali con carattere consultivo per l’assessorato alla cultura e al turismo (deleghe che mi auguro vengano presto ricongiunte) e un tavolo che coinvolga tutti i direttori dei musei della città, in modo che gli interventi siano coordinati, concertati e coerenti". "Per Palazzina Marfisa – chiude – non sarà necessario inserire altre raccolte o attività che alterino il significato del luogo ma fare lo sforzo, più profondo e complicato, di immaginare un progetto che renda ancor più forte, evidente e chiara l’identità della Palazzina nel complesso panorama museale ferrarese, anche ripulendola dalle alterazioni di cui non abbiamo contezza e memoria. Questo, potrebbe essere un ottimo punto di partenza per la realizzazione, promozione e commercializzazione di un itinerario turistico che metta in rete le dimore storiche e i palazzi signorili della città, con la speranza che altri progetti, presto, possano regalare a cittadini e turisti l’apertura definitiva e permanente di Casa Minerbi - Dal Sale, di Palazzo di Renata di Francia (stringendo un patto con l’Università che ne permetta la fruizione al pubblico degli spazi) e di Palazzo Massari".

f. d. b.