FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

"Partecipate, va tolta la governance al Pd"

La candidata sindaca in pectore per il centrodestra Azzalli torna sul ’caso’ Soelia-Soenergy: "Voto ai bilanci in perdita, atto irresponsabile"

"Partecipate, va tolta la governance al Pd"

"Partecipate, va tolta la governance al Pd"

ARGENTA

"Bisogna sottrarre la governance delle partecipate all’amministrazione attuale, targata Pd perché i loro consiglieri sono stati ingannati". È una Gabriella Azzalli (capogruppo di Argenta Rinnovamento, candidata sindaco in pectore per il centrodestra) quella che torna, carte alla mano, sul caso Soelia-Soenergy. La questione è molto complessa e parte da lontano. Ma, al di là dell’aspetto patrimoniale "in condizioni molto critiche", l’esponente di opposizione si concentra sul nodo politico della questione. "Ai consiglieri comunali che siedono nell’attuale maggioranza Pd – racconta Azzalli – è stata recapitata una lettera che non lascia molti dubbi. Gli ex amministratori di Soenergy (Fazioli, Guerzoni, Merighi, Tumiati), qualora arrivasse una condanna sul versante amministrativo circa la gestione della società partecipata, riterranno responsabili anche i consiglieri che hanno avallato l’indirizzo politico assunto dalla precedente amministrazione guidata da Antonio Fiorentini e proseguita dall’attuale primo cittadino, Andrea Baldini". È, allo stato, una ‘guerra di carte’. Nel senso che la complessa situazione patrimoniale in cui versano Soelia e Soenergy è nota da tempo. "Soenergy è in liquidazione – torna sul punto Azzalli – (stiamo parlando di debiti per 100 milioni di euro, pagato solo in parte dal ricavato della vendita del ramo pacchetto clienti) e nel piano di ristrutturazione del debito sono conteggiati i quattro milioni frutto dell’esito dell’azione di responsabilità promossa nei confronti degli ex amministratori, decisione oggi impugnata e in decisione avanti la Corte d’Appello di Bologna. Per effetto di quel buco Soelia dovrà, a partire dal 2026, pagare circa sei milioni di euro all’azienda Sinergas". Per quest’ultima operazione, è stato asseverato un piano di risanamento "di otto anni". L’obiettivo del rientro del debito è chiaro anche agli attuali amministratori. Tant’è che è stata deliberata la decisione di vendere le reti del gas.

"Questa operazione – analizza Azzalli – servirà a coprire una parte del disavanzo di Soelia, ma non sarà comunque sufficiente per un effettivo rilancio della società". Un passo indietro. "Nel 2019 – ripercorre Azzalli – il sindaco Baldini si è presentato, vincendo le elezioni, spiegando che la situazione delle società partecipate non era così drammatica come invece avevo già fatto rilevare. Non solo. Uno dei primi atti fu l’approvazione del bilancio consolidato (riferito all’esercizio del 2018). La delibera è del luglio 2019. Un atto che tutti i gruppi di opposizione hanno segnalato alla procura della Repubblica e alla Corte dei Conti". "A quel punto – prosegue – la Giunta porta in Consiglio l’approvazione dei bilanci del Gruppo Soelia. Peccato però che, su quel documento, ci fosse il parere contrario del ragioniere capo del Comune. Ed è qui che secondo Azzalli entra in gioco la parte più ‘politica’ della questione. "Il sindaco – attacca – facendo votare un bilancio che aveva il parere contrario della Ragioneria, ha esposto tutti i consiglieri comunali della sua maggioranza a un forte rischio, che neppure l’assicurazione coprirà essendoci responsabilità del socio Comune di Argenta. Un atto davvero irresponsabile sotto il profilo politico". Ma il problema sulla gestione delle partecipate "parte da lontano". "Dopo anni di mala gestione e di assenza di controllo e di visione sulle partecipate – chiosa la candidata – ci troviamo in una situazione nella quale siamo costretti a far fronte ad uno stock di debito impressionante". Chi ha provocato questa drammatica situazione che per anni ricadrà sulle nostre spalle, non dovrà più metterci mano in futuro. E viene pure da chiedersi se si troveranno candidati PD disposti a rischiare il proprio patrimonio personale.