Pinacoteca, i ’minori’. Da Tiazzi a Tempesta

Alcune delle donazioni di opere che sono state fatte dai privati per arricchire il tesoro accanto al Guercino.

Pinacoteca, i ’minori’. Da Tiazzi a Tempesta

Pinacoteca, i ’minori’. Da Tiazzi a Tempesta

CENTO

Diventa sempre più corposa la collezione di opere che il Comune può mostrare al pubblico, affiancando a Guercino, la sua bottega e nomi noti, anche artisti minori le cui opere sono state date alla municipalità da alcuni provati. E’ stata infatti accettata ora, dal 9 novembre 2022, la donazione di Daniele Govoni di un bassorilievo in cartapesta policroma dell’autore Cesare Tiazzi, cioè un artista centese vissuto dal 1743 al 1809, scultore di talento da riscoprire, che lavorava soprattutto la terracotta, materiale che predilesse e seppe lavorare con sapiente espressività. L’attività di Tiazzi si svolse soprattutto a Cento, ma risentendo del linguaggio elaborato dagli scultori bolognesi. La sua opera più importante è il gruppo in terracotta policroma "La Pietà con San Francesco" custodito in Pinacoteca. Un’altra recente donazione è stata fatta il 21 dicembre dalla famiglia Caviccchi e Alberghini, che hanno deciso di dare al Comune uno stemma della città di Cento firmato al retro "Gio Bagni centese dipinse".

Lo stemma è già esposto in Pinacoteca, risale al XIX secolo e l’autore, il centese Giovanni Bagni, ne ha dato una personale rappresentazione. Sempre donazione di Sandra e Alberto Alberghini è anche un album intitolato "Diverse caccie d’animali 1609" dell’autore Antonio Tempesta, nato a Firenze nel 1555 e morto a Roma nel 1630. Sempre a fine dicembre risale la donazione di Donatella Cavicchi, Jessica Vitali e Giuliano Vitali, di 2 opere dell’autore centese Guerrino Vitali, vissuto dal 1917 al 1990, intitolate "Ritratto dell’Avv. Benazzi Pierino al Teatro Borgatti" e "Autoritratto". Vitali è stato il fondatore della Gipsoteca e pittore che ha realizzato circa 200 fedeli riproduzioni di Cento tra gli anni ‘70 e ‘90, per mostrare il cambiamento che la città ha subito nel corso degli anni. Concesse in deposito al Comune, anche 19 delle sue opere. Tutti i beni sono stati esaminati dal Responsabile servizi culturali, Lorenzo Lorenzini e l’ufficio servizi culturali procederà ad attenta valutazione delle modalità migliori per valorizzarli. Il comune, tramite delibera, ha dunque appena accettato donazioni e depositi, riconosciuto il valore storico e culturale dei beni, di curarne la conservazione, la consultazione e la relativa valorizzazione.

l.g.