"Politica culturale, meglio valorizzare risorse locali"

Il senatore Balboni critica la scelta della destra ferrarese di affidare la politica culturale a Sgarbi, sottolineando la necessità di valorizzare altre risorse locali più radicate e costanti.

Caro Carlino,

rispondendo a un lettore che si chiedeva la ragione per cui la destra ferrarese ha appaltato completamente la politica culturale della città a Vittorio Sgarbi, Bendin scive che ciò dipenderebbe dal fatto che "la destra, leghista prima meloniana oggi, o non ha una cultura o se c’è l’ha (come Fdi), non sa diffonderla". Non so se sia proprio così, o sia invece perchè per il centro destra, a differenza di quanto ha sempre fatto la sinistra, le istituzioni semplicemente non dovrebbero servire a diffondere la cultura di questa o quella parte politica. Venendo quindi alla vera questione, cioè a Vittorio Sgarbi, geniale e affascinante critico d’arte, ma come ogni genio insofferente alle regole e palesemente inadatto a qualsiasi responsabilità di governo o di amministratore (non perchè non ne avrebbe le capacità, ma perché non ne ha la minima motivazione), non c’è dubbio che la decisione del sindaco Alan Fabbri di coinvolgerlo nella promozione del patrimonio artistico ferrarese abbia dato risultati molto apprezzabili, nonostante i limiti sopra evidenziati. Ma credo anche che, proprio alla luce di tali limiti, in futuro sarebbe altrettanto utile cercare di valorizzare anche altre risorse umane e intellettuali, di cui certamente la città dispone e che offrono maggiori garanzie di radicamento nel tessuto locale e di un impegno più costante e continuativo.

Alberto Balboni,

senatore Fratelli d’Italia