Prezzi e tassi troppo alti. Crescita rallentata. Produzione industriale ed export in forte calo

Camera di commercio: resta stabile il volume di affari nelle costruzioni. A rilento le vendite al dettaglio. Govoni: "Colpa della grande incertezza".

Prezzi e tassi troppo alti. Crescita rallentata. Produzione industriale ed export in forte calo

Prezzi e tassi troppo alti. Crescita rallentata. Produzione industriale ed export in forte calo

"Il perdurare di una situazione di profonda incertezza, prezzi e tassi alti rallentano l’economia ferrarese", è questa la sintesi di Paolo Govoni, vice presidente della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, che traccia un quadro della produzione industriale in calo in base agli ultimi dati dell’Osservatorio dell’economia della Camera.

Prezzi e tassi alti rallentano l’economia ferrarese. L’inflazione è in lento calo, i tassi ancora in rialzo ma forse a fine corsa, c’è meno credito e meno liquidità. Molti più interessi da pagare per le famiglie italiane. Nel Commercio al dettaglio (+3,1%) e nelle Costruzioni (+0,4%) si è esaurita la ripresa e l’industria (-2,8%) e l’export (-12,4%) sono in sofferenza. Questi alcuni dei principali dati diffusi ieri mattina alla presenza di Guido Caselli, direttore del Centro Studi di Unioncamere Emilia-Romagna, delle istituzioni e dei vertici delle associazioni di categoria, dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna. "Il costante aggiornamento e l’analisi sulle condizioni dell’economia ferrarese sono cruciali per contribuire a disegnare e suggerire le misure più appropriate di policy, che indirizzino verso una maggiore crescita economica - aggiunge Govoni - Le imprese, per la Camera di commercio, sono al centro di un sistema di valori, non soltanto economici. Esse sono veicoli di crescita, di innovazione, di formazione, di cultura e di integrazione, ma sono anche agenti di libertà perché generano ricchezza e benessere diffuso".

Tornando all’analisi della Camera di commercio, per il complesso dell’industria manifatturiera il volume della produzione ferrarese (-2,8%) accelera la riduzione rispetto al risultato ottenuto nel trimestre precedente (-0,7% il risultato del primo trimestre del 2023;); sul versante della domanda risulta limitato l’andamento degli ordini complessivi (-1,0%, dopo il -2,5% realizzato nel trimestre di apertura) e ora anche con nessun sostegno dalla componente estera (-1,0%; in calo dopo un buon risultato dei soli primi tre mesi dell’anno). Il clima delle attese rimane incerto e prevalgono le aspettative di stazionarietà per il breve periodo. Dopo la conclusione dell’esperienza del ’superbonus’, rallenta quasi fermando la crescita il volume d’affari del settore delle costruzioni (+0,4% è il risultato del secondo trimestre 2023). Il commercio al dettaglio in sede fissa evidenzia ancora un recupero rispetto alle contrazioni rilevate per oltre cinque anni consecutivi, registrato in particolare solo nella grande distribuzione e nel commercio alimentare (+3,1% ed era stato +5,1% nella precedente rilevazione per l’intero settore commerciale ferrarese).

Pur in un contesto di sostanziale stabilità, l’analisi del sistema delle imprese ferraresi restituisce il profilo di un sistema che continua a resistere soprattutto grazie alla filiera dell’edilizia e dei servizi a essa collegati (immobiliari e attività professionali, tecniche e scientifiche) e dei servizi alle imprese. La consistenza finale delle imprese registrate al 31 agosto scorso risulta ancora influenzata dalle cessazioni d‘ufficio avvenute nel corso dei primi otto mesi dell’anno: a fronte di 1.684 chiusure di attività, 486 sono state cessazioni amministrative. Al netto di queste operazioni, crescono le cessazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, contemporaneamente ad una ripresa delle iscrizioni. Il saldo della movimentazione risulta così positivo per una sola unità. Per il commercio con l’estero, il primo semestre del 2023 conferma l’andamento negativo dell’export ferrarese, accelerando la contrazione con una variazione tendenziale del -12,4%.