Punto nascita in Commissione: "Verso altri sei mesi di chiusura"

L’assessore comunale Pedaci "Dalla relazione tecnico scientifica emerge che sotto i 500 parti non c’è sicurezza".

Punto nascita in Commissione: "Verso altri sei mesi di chiusura"

Punto nascita in Commissione: "Verso altri sei mesi di chiusura"

CENTO

Si è riunita martedì sera la commissione comunale straordinaria su punto nascita e ospedale, senza la presenza dell’Ausl ma con risposte date da Mario Pedaci che ha voluto specificare, "in veste di assessore e non come dipendente dell’ospedale". Ha voluto far passare il messaggio di rassicurazione verso la popolazione parlando di servizi che vengono garantiti e di fiducia verso le scelte fatte dalla commissione tecnicoscientifica ma si è respirato anche una sorta di clima di rassegnazione. Se da una parte i consiglieri di opposizione ponevano preoccupazioni parlando anche di una ulteriore sospensione di altri 6 mesi del punto nascita, proponendo soluzioni come la turnazione dei medici nei vari ospedali o il cercare di dirottare a Cento le partorienti ‘eccedenti’ dai grandi centri come Ferrara, Bologna e Modena, come succede per il nosocomio di Bentivoglio, dall’altra vi sono state parole decisamente forti dai due medici presenti. "Dalla commissione scientifica sostengono che sotto i 500 parti non c’è sicurezza per una serie di parametri, mancano i medici e c’è denatalità – ha sottolineato Pedaci – questa commissione comunale ha svolto a pieno il suo compito per arrivare a un’ulteriore proroga di chiusura dato dall’ok al prosieguo dell’emergenza sisma ma queste complicanze persistono e il Punto rimane ancora sospeso. Le proposte dei consiglieri non sono attuabili. Questa è la scienza che non si deve confrontare con la politica ma anzi, serve infondere fiducia nei cittadini sui nostri protocolli applicati. Quello che si sta facendo è rispettare la sicurezza delle persone e degli operatori e il percorso lo decidono i tecnici. La politica della responsabilità è affidarsi a loro e rassicurare sulle scelte in funzione delle prestazioni sanitarie che tengono conto di tutti gli aspetti". E il consigliere: "Al punto nascita ci ho lavorato, la sicurezza c’è perché ci sono validi professionisti e personale e l’amministrazione ha lavorato e si è prodigata per cercare di tenerlo aperto – ha detto Massimo Donato – il comitato scientifico ha detto che secondo parametri, sotto i 500 parti non ci sarebbero le condizioni. Dal 2015 abbiamo lavorato sotto soglia teoricamente a nostro rischio".

Laura Guerra