"Quando la burocrazia si prende gioco del cittadino"

Caro Carlino, uscendo di casa mi accorgo che nella buchetta c’è un avviso di giacenza per ...

Caro Carlino,

uscendo di casa mi accorgo che nella buchetta c’è un avviso di giacenza per mancata consegna di una raccomandata quando in casa eravamo io e mia moglie. Il fattorino quindi ha suonato altri campanelli ma non il mio. L’avviso poi non indica a chi è intestata la raccomandata. Vado alla posta, mi affaccio ad uno sportello vuoto ed una gentile operatrice prende l’avviso per vedere a terminale l’intestazione della raccomandata, informandomi che l’addetto alle consegne ha sicuramente suonato al mio campanello, che non è tenuto a mettere l’intestatario della raccomandata e che lei non può fare nulla, che debbo tornare l’indomani per sapere a chi è intestata e poi il giorno ancora successivo il titolare o suo delegato potrà finalmente ritirare la stessa. Al mio sbigottimento per le risposte avute e rimostranze che per il ritiro di una raccomandata uno deve andare ben tre volte in posta. Le chiedo il nome del responsabile dell’Ufficio postale di Viale Cavour a cui rivolgermi e dopo avermi dato il nome mi restituisce bruscamente l’avviso di scadenza avvisandomi che lei non è lì per perdere tempo. Ovviamente prima di inviarle questa mia ho telefonato tre volte alle Poste ma pur essendo aperto nessuno ha risposto. Ho cercato anche una mail del citato responsabile, scoprendo che l’ufficio è raggiungibile solo telefonicamente. Ahimè!

Stefano Spisani