FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Resistenza, ultimo atto "Fateci vedere i verbali"

Ganzaroli chiede di avere accesso ai documenti, 15 giorni alla chiusura

di Federico Di Bisceglie

Due settimane. Il termine ultimo, fissato dall’ordinanza, parla chiaro. Il Centro Sociale La Resistenza, oggetto di un provvedimento piuttosto stringente da parte del Comune per dar modo di svolgere i lavori di messa in sicurezza, ha i giorni contati. Letteralmente.

All’interno del provvedimento, si dava la possibilità – entro il 16 settembre – al centro sociale di presentare un progetto di riqualificazione e messa in sicurezza dell’immobile ‘alternativo’ a quello presentato dal Comune. Nel frattempo, però, sia i vertici di Ancescao che il presidente della Resistenza hanno scritto al Comune. Nella lettera firmata dal presidente di Ancescao, Maurizio Geusa, la richiesta è abbastanza generica: "Un incontro urgente per parlare dell’ordinanza". Perché, scrive il presidente nella missiva, "considerando i tempi stretti previsti dall’ordinanza – si legge – abbiamo bisogno di avere chiarimenti". La seconda richiesta, che è stata protocollata all’ufficio comunale, è molto più dettagliata. È, nello specifico, una richiesta di accesso agli atti. Ganzaroli, infatti, vorrebbe prendere visione dei verbali di "tutti i sopralluoghi svolti da parte dell’amministrazione nei locali di via della Resistenza 34 (da parte di tecnici, assessori o qualsiasi figura alle dipendenze dell’amministrazione) a partire dal 2000 fino a oggi". Il lasso temporale è vastissimo, in premessa, ma in realtà la richiesta è più che altro finalizzata a quelli più recenti. Da settembre 2022 al giugno dei quest’anno. Periodo nel quale, di fatto, è maturata la decisione dell’amministrazione dopo un lungo dibattito in Consiglio Comunale, durante il quale – prima fra tutte – fu la consigliera dem, Ilaria Baraldi a sollevare il caso. Ma torniamo al documento. Il secondo atto che Ganzaroli ha richiesto riguarda il verbale dell’incontro in presenza che si è tenuto al servizio Commercio del Comune, era il 16 settembre 2022, i rappresentanti del centro sociale e l’assessore Angela Travagli. Inciso. Anche la lettera di Ancescao fa riferimento a un contatto tra l’associazione e l’assessore Travagli. Lei, infatti, è la titolare della delega al Patrimonio. Tuttavia, in calce, i destinatari sono due: l’assessore alla Sicurezza, Nicola Lodi e la direzione generale. A proposito di interlocuzioni, nell’accesso agli atti, il presidente della Resistenza chiede "i verbali di tutte le interlocuzioni inerenti lo stabile di via della Resistenza, 34 intercorse tra il coordinamento provinciale di Ancesco e il Comune a partire da settembre 2022 a oggi". Da ultimo, Ganzaroli chiede "qualsiasi documento tecnico di natura catastale ed edilizia relativo allo stabile di via della Resistenza, 34 a partire dal 1985 a oggi". Insomma, il finale per il centro sociale La Resistenza sembra ormai segnato, ma la richiesta di accesso agli atti da parte del presidente del centro sociale farebbe supporre in un’iniziativa di opposizione rispetto al provvedimento firmato dal sindaco Alan Fabbri. Staremo a vedere. Di certo, al momento, c’è solo la data di scadenza per presentare, eventualmente, un pian alternativo. Sennò, saracinesche abbassate e via ai cantieri.