ALBERTO LAZZARINI
Cronaca

Riapre la cattedrale: "Con l’arrivo del 2024 ci sarà la prima messa". Non si fermano i lavori

L’annuncio del vescovo Perego: "A gennaio accoglierà di nuovo i fedeli". Nella navata sinistra un’area di cantiere per sistemare i pilastri minori.

Riapre la cattedrale: "Con l’arrivo del 2024 ci sarà la prima messa". Non si fermano i lavori

Riapre la cattedrale: "Con l’arrivo del 2024 ci sarà la prima messa". Non si fermano i lavori

La cattedrale riaprirà ai riti entro il prossimo mese di gennaio. Lo ha annunciato l’arcivescovo Gian Carlo Perego ieri mattina nel corso della conferenza stampa natalizia, tradizionalmente ricca di informazioni sull’attività passata e futura della Chiesa ferrarese. La basilica di San Francesco ospiterà per l’ultimo anno le celebrazioni diocesane di questo periodo centrale per i credenti, smettendo così il ruolo di "vice cattedrale". Intanto il duomo sarà oggetto, in queste settimane, di un definitivo lavoro di pulizia e riordino. Della situazione delle molte chiese terremotate ha poi parlato don Stefano Zanella, ingegnere, responsabile dell’Ufficio tecnico-amministrativo della Diocesi. Il numero dei templi rimessi a nuovo cresce e ora tocca quota 35 (con una spesa sostenuta di 15 milioni). I "lavori in corso" interessano poi 14 edifici sacri mentre altri 22 sono ancora da completare o con progettazione in attesa di autorizzazione. In tutto si parla di ulteriori 38 milioni cui si potranno aggiungere altri cinque milioni per cinque chiese ancora "da inserire". Fra le chiese avviate sulla via del recupero sono state segnalate, in particolare, quelle di Porotto e di Vigarano presso la quale proprio grazie ai lavori è stato individuato il primissimo antico impianto. Molto si è fatto, in sostanza, ma ancora altro rimane. In ogni caso la nostra Diocesi è vista in Regione come un autentico "fiore all’occhiello" sul fronte-ricostruzione. Don Zanella ha poi ricordato l’avvenuto completamento degli interventi di consolidamento degli 8 pilastri principali della Cattedrale che "sono solo una parte dei lavori che verranno eseguiti nei prossimi anni. Cinque capitelli resteranno in vista. Nella navata sinistra della Cattedrale rimarrà un’area di cantiere, in attesa delle autorizzazioni per completare il lavoro sui pilastri minori. Per l’intervento in facciata il Comune, come stazione appaltante, sta realizzando il progetto di restauro così come per il Campanile". La fabbrica della cattedrale diventa così "permanente".

Nel 2024 finiranno anche i lavori in arcivescovado. Dell’impiego dell’8 per mille ha poi parlato l’economo Claudio Palmer. L’ammontare versato dai ferraresi per la Chiesa è stato di 3.538.000 euro di cui 1.700.000 per il sostentamento del clero, 455.000 euro per edilizia di culto e beni culturali e il residuo suddiviso fra parrocchie (hanno enormi necessità), iniziative pastorali e carità (668.000 euro), settore, questo, a sua volta purtroppo sempre più oggetto di attenzione. A questo riguardo, il responsabile Caritas Paolo Falaguasta ha fatto il punto ricordando il prezioso servizio offerto ai poveri (mensa e distribuzione di vestiti e alimentari, aiuti economici e cure mediche, assistenza ai carcerati e molto altro ancora). A breve, con la Fondazione Fornasini si creerà un centro per il miglioramento fisiologico dei bimbi, in particolare quelli accolti in emergenza. In apertura il vescovo aveva ricordato i tratti salienti della sua lettera pastorale con un forte riferimento all’enciclica "Fratelli tutti". Ha annunciato il cammino verso il rafforzamento di "Parola ed Eucarestia" e il ruolo di crescente rilevanza delle donne all’interno della Chiesa dove "nove battezzati su dieci non vanno a messa". Ha infine invitato a "guardare la città e pensare a come la si vorrebbe perché il cristiano è anche un cittadino, come diceva don Bosco". Di qui l’auspicio a partecipare alla vita politica e a scegliere le persone capaci di concretizzare i valori di fede.