REDAZIONE FERRARA

Rilancio Sipro, pressing del Pd: "Non si può perdere tempo, chiarezza sulla governance"

I consiglieri Buriani e Nanni: "Chiederemo un confronto al nuovo amministratore Govoni. Le priorità sono l’accesso al credito e la reindustrializzazione: anche il Comune si attivi".

Il ricorso alla cassa integrazione è aumentato del 24% rispetto all’anno passato

Il ricorso alla cassa integrazione è aumentato del 24% rispetto all’anno passato

"Noi siamo pronti a fare la nostra parte e chiederemo presto un confronto con i vertici della “nuova” Sipro: vogliamo chiarezza sull’annunciata e mai definita “revisione di governance”, perché non si può perdere altro tempo di fronte a un panorama economico sempre più preoccupante per Ferrara". I consiglieri comunali del Pd Massimo Buriani (capogruppo) e Davide Nanni (presidente della prima commissione consiliare) intervengono nel dibattito proponendosi come parte attiva e pungolando l’amministrazione comunale. "La produzione industriale in Italia – è il quadro descritto dai consiglieri Dem – è ferma da 25 mesi. Nel territorio ferrarese, purtroppo, la crisi continua a mordere il comparto manifatturiero. I dati Inps sul primo trimestre 2025 ci dicono che il ricorso alla cassa integrazione, ordinaria e straordinaria, è aumentata del 24% rispetto all’anno passato". Il settore meccanico è quello più in sofferenza con 1.156.196 ore autorizzate: + 31,8% sul 2024. "Berco, Vm Stellantis, Rexnord – elencano Nanni e Buriani – sono solo la punta dell’iceberg che incombe minaccioso all’orizzonte: la desertificazione industriale del ferrarese. Dietro ai casi più noti, infatti, ci sono centinaia di piccole e piccolissime imprese artigiane che non possono ricorrere alla Cig ma stanno soffrendo le medesime problematiche. Un altro campanello d’allarme arriva dal settore creditizio: i prestiti erogati a cittadini e imprese sono diminuiti del 3,6% in un anno. Negli ultimi 5 anni l’accesso al credito per le imprese ferraresi è diminuito del 19,5%. L’opposto di quanto è avvenuto nel resto della Regione e un vero paradosso se pensiamo che, dal 2019 a oggi, i depositi bancari nella nostra provincia sono aumentati del 13,4%. I risparmi dei ferraresi vengono investiti altrove, ben 4 miliardi nel solo 2024, quando potrebbero sostenere imprese locali che oggi si trovano in difficoltà". Perché? "Il ruolo un tempo svolto da Carife – è la risposta degli esponenti Pd – non è stato adeguatamente portato avanti da BPER nel silenzio o disinteresse di chi amministra Ferrara. Eppure la politica dovrebbe creare le condizioni necessarie per diversificare il mercato creditizio, agevolando chi ha reale interesse a sostenere l’imprenditoria locale: dalle BCC, come Emilbanca, alla vicina Cassa di Ravenna".

Secondo il Pd, "Ferrara ha bisogno di un vero piano di reindustrializzazione, con importanti investimenti infrastrutturali e facilitazioni al credito, che deve vedere il decisore pubblico in prima linea". Di qui la richiesta di "un forte impegno del Governo e della Regione" ma anche del Comune di Ferrara "che detiene la quota di maggioranza in Sipro". Infine un riferimento al nuovo amministratore unico Paolo Govoni: "Ha di fronte a sé sfide importanti e l’esperienza manageriale che serve ad affrontarle. Noi siamo pronti a fare la nostra parte e chiederemo presto un confronto con i vertici della “nuova” Sipro".

re. fe.