Rimborsi a chi caccia il granchio blu

Rimborsi per i costi certificati, sostenuti dalle imprese dal 1° agosto per lo smaltimento (compreso trasporto) dei granchi pescati e per l’acquisto di attrezzi di cattura. Da questi però sarebbero esclusi gli attrezzi ‘attivi’ come l’ostreghero, in quanto trainato e quindi vietato dalla normativa europea entro le 3 miglia dalla costa o su batimetriche inferiori ai 50 m. Queste le linee del provvedimento annunciato in una riunione, tenutasi ieri al Masaf, dal Sottosegretario La Pietra con le Associazioni di categoria, le Amministrazioni regionali, gli Istituti scientifici e i rappresentanti della Protezione Civile per l’utilizzo dei 2,9 milioni di euro stanziati dal Governo per l’emergenza ‘granchio blu’. L’Alleanza delle Cooperative Italiane della pesca, intervenendo alla riunione cui ha partecipato anche il Ministro Lollobrigida, ha espresso una valutazione positiva sullo schema di provvedimento, evidenziando però che le risorse stanziate rischiano di essere largamente insufficienti, e ha inoltre ribadito l’esigenza di procedere alla dichiarazione dello stato di emergenza necessario per intervenire in favore delle imprese su mutui, imposte e canoni, ma anche per intensificare gli sforzi per la cattura con attrezzi attivi, risultando gli attrezzi passivi come le nasse o le reti da posta assolutamente insufficienti a contenere la popolazione.

v.f.