Sanitari pronti allo sciopero. Medici sul piede di guerra:: "Assunzioni o sarà il baratro"

Anaao Assomed spiega le ragioni della protesta programmata per tutta la giornata di martedì "Fallita la conciliazione con la dirigenza, ospedali a rischio chiusura e bilanci bocciati".

Sanitari pronti allo sciopero. Medici sul piede di guerra:: "Assunzioni o sarà il baratro"

Sanitari pronti allo sciopero. Medici sul piede di guerra:: "Assunzioni o sarà il baratro"

"La sanità pubblica non si vende, si difende". Si tratta dello slogan per lo sciopero nazionale proclamato per martedì e che durerà 24 ore, promosso da Anaao Assomed, federazione Cimo-Fesmed e Nursing Up. A Ferrara Anaao Assomed rappresenta i dirigenti medici e sanitari dell’azienda ospedaliero-universitaria Sant’Anna e dell’Azienda Asl. Ieri mattina il sindacato ha illustrato alla stampa i motivi dello stato di agitazione, alla presenza di Pierluigi Api, coordinatore provinciale e consigliere nazionale e Lucio Trevisani consigliere aziendale Anaao. "Intendiamo denunciare alle autorità competenti e ai cittadini la gravissima crisi che attraversa la sanità ferrarese – ha dichiarato –. Non chiediamo incrementi economici ma solo assunzioni di personale, si rischia anche il declassamento delle eccellenze sanitarie del territorio".

Il sindacato Anaao Assomed, dopo il fallimento di conciliazione con la direzione della azienda ospedaliera, alla presenza del prefetto, ha voluto spiegare i perché delle braccia a conserte. "Un fatto che non accadeva da 18 anni – dice Pierlugi Api –, quindi aderiremo allo sciopero nazionale del 5, ma siamo pronti ad effettuarne un altro a livello locale per dare voce alla situazione della sanità ferrarese, che rischia il baratro".

Il 10 novembre scorso i vertici dell’Anaao Assomed hanno scritto una lettera al sindaco di Ferrara e a colleghi primi cittadini della provincia, all’assessore alla Salute, a gruppi consiliari e al presidente del consiglio comunale. Una missiva dove si preannunciava lo stato di agitazione dei medici lanciando un chiaro messaggio: "Siamo arrivati sull’orlo del baratro".

Tra le richieste delle associazioni di categoria aderenti allo sciopero, quella di cancellare i tagli alle pensioni, un adeguato finanziamento al sistema sanitario nazionale e la necessità di assunzione. Pierluigi Api ricorda inoltre: "L’ultima conciliazione del 30 novembre con l’Azienda Asl è fallita. Necessita un piano assunzioni secondo il piano dei carichi di lavoro, che permette di rapportare il personale medico secondo i posti letto. Nel dettaglio, a Ferrara mancano in organico circa 30 medici e sanitari, a cui si aggiungono i prepensionamenti. Una situazione divenuta sempre più insostenibile. Nell’ultimo piano assunzioni due primariati relativi ai reparti di anestesia-rianimazione e neurologia".

Infine Api lancia l’allarme: "I bilanci dell’Azienda ospedaliera e dell’Asl, sono stati entrambi bocciati. Se l’attuale quadro non cambierà entro fine anno, il rischio è quello di un commissariamento. A rischio la chiusura di altri ospedali della provincia di Ferrara".

Mario Tosatti