Situazione argini Reno ad Argenta, preoccupazioni e interventi per la sicurezza territoriale

La situazione degli argini del fiume Reno ad Argenta preoccupa esperti e cittadini, con buche scavate da animali selvatici e vegetazione che minaccia la sicurezza. Il Comune si attiva per affrontare i rischi.

La situazione degli argini del fiume Reno, e’ al centro delle segnalazioni di esperti del settore idraulico e di cittadini, verificate anche dal gruppo di volontari recentemente costituitosi per dare una mano nelle emergenze e calamità naturali. Una situazione insomma che ha attirato le attenzioni della Lega, facendo proprie le preoccupazioni della gente. Tanto che, in Consiglio, attraverso una interpellanza di Ottavio Curtarello e Giuseppe Brina, ha chiesto lumi sullo stato delle cose, e come intenda muoversi il Comune per scongiurare rischi e pericoli. Indice puntato verso le numerose buche, o meglio tane, scavate da animali selvatici quali ad esempio volpi, tassi, istrici. Ma soprattutto da nutrie. Che di recente sono state tra l’altro oggetto di una ordinanza del sindaco Andrea Baldini. Il quale ha disposto l’abbattimento con armi da sparo nei pressi di Via Fossa Menate, Valletta e Collettore a Longastrino. Nella fattispecie si tratta di vere e proprie cavità, in certi casi simili a voragini". Il tutto condito dalla folta vegetazione "anche secca o divelta" che cresce spontanea lungo le golene. Tanto da dar origine alle ben note dighe di legname che, trascinato a valle dalla corrente, si accatasta sotto i piloni dei ponti. In tutta risposta il vicesindaco, nonchè assessore ai lavori pubblici, Sauro Borea, ha spiegato in sostanza che, relativamente a questi fenomeni: "li abbiamo evidenziati ai servizi ed enti competenti. Per le tane si è attivato il settore sicurezza territoriale della regione".

Nando Magnani