Social, le falsificano il profilo per annunci e foto osè: lei nel caos, lui nei guai

La sua pagina Instagram era stata duplicata ed era finita su siti di incontri. Per la vittima era iniziato il dramma con chiamate e visite di clienti a casa. A giudizio per stalking e sostituzione di persona un uomo di 46 anni

Polizia postale

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Ferrara, 8 febbraio 2024 – Si è resa conto di avere all’improvviso un profilo Instagram in più, con il suo stesso nome ovviamente, seppur modificato e con le sue foto. Non solo: tra quelle foto ha scoperto l’esistenza di diverse storie a sfondo sessuale. Eppure lei non aveva creato proprio nulla. Un profilo quindi duplicato, che veicolava su Internet storie con contenuti ‘scabrosi’ documentando vicende a contenuto sessuale di cui lei ovviamente era estranea. Via via la situazione è peggiorata e la ragazza, 20 anni all’epoca dei fatti, terrorizzata da quella situazione inspiegabile ha sporto denuncia. Grazie alle repentine indagini degli inquirenti è stato individuato l’autore: un 46enne ferrarese che ieri è stato rinviato a giudizio con le accuse di stalking e sostituzione di persona.

I fatti sono avvenuti a Carpi nel 2020. Impossibile al momento trovare una spiegazione al grave gesto presumibilmente commesso dall’imputato: probabilmente gli elementi emergeranno nel corso del dibattimento. Infatti i due – in base alle risultanze investigative – non si conoscevano e pare che la vittima fosse stata presa di mira a sua insaputa e, appunto, per motivi sconosciuti. La ragazza si è costituita parte civile al processo al pari della madre che, come alcune amiche della 20enne si è vista a sua volta ‘duplicare’ il profilo social. Tra l’altro nelle pubblicazioni Instagram emergeva come l’imputato seguisse la sua vittima, pubblicando storie in cui la ritraevano in un posto piuttosto che in un altro. Non solo: la ragazza aveva iniziato a ricevere a casa ‘visite’ improvvise di uomini che avevano trovato il suo recapito telefonico sui siti di incontri ed era precipitata in un incubo.

In base agli accertamenti l’uomo, residente a Ostellato si sarebbe più volte sostituito alla giovane sui social per poi mettere i citati annunci a sfondo sessuale. Il grave comportamento avrebbe generato nella vittima un grande stato d’ansia e paura, nonché un fondato timore per la propria incolumità dal momento che la ragazza veniva contattata costantemente da sconosciuti per richieste sessuali: sconosciuti che le sono piombati appunto a casa. In base alle indagini l’imputato aveva creato non uno ma diversi profili instagram collegati alla vittima, apponendo una sua fotografia come foto profilo e pubblicando altre fotografie della giovane con la scritta «mi vuoi rivedere nuda?» . L’uomo si era spinto oltre, pubblicando la sua foto e il suo numero Whatsapp su diversi siti di incontri ma anche pubblicando su Instagram storie con il suo indirizzo di casa e il nome dei parenti, rappresentandola come persona alla costante ricerca di partner occasionali.

Pare che l’uomo, per motivi ad oggi sconosciuti si fosse messo a contattare, attraverso il falso profilo della vittima pure i suoi amici annunciando anche una festa nella sua abitazione e pubblicando pure storie con sequenze di filmati pornografici in cui gli attori simulavano una violenza sessuale. Qualche tempo dopo anche l’amica della vittima, così come la madre della ragazza si erano rese conto della duplicazione dei loro profili social. Ora l’uomo affronterà il processo.