MARIO BOVENZI
Cronaca

Sospeso lo studente di 13 anni. Dovrà svolgere attività educative

Aggredisce un alunno sbattendogli la testa sul banco, la decisione della scuola. Scenario da chiarire

Sospeso lo studente di 13 anni. Dovrà svolgere attività educative

Sospeso lo studente di 13 anni. Dovrà svolgere attività educative

Il ragazzino di 13 anni che ha sbattuto la testa di un compagno di classe sul banco è stato sospeso. Questa la decisione presa dalla scuola – un istituto di istruzione secondaria di primo grado della nostra provincia – dopo una serie di incontri con le famiglie e con le classi. La sospensione verrà accompagnata da una serie di attività educative rivolte sempre allo studente. Il dirigente scolastico e lo stesso provveditore stanno continuando comunque a fare una serie di verifiche per accertare in quale scenario è maturato quell’episodio di violenza. "Un episodio gravissimo che andava punito", sottolinea Giuseppe Foti, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale. Episodio che ha suscitato la protesta dei genitori, poi sfociata nel sit-in davanti alla scuola nei giorni scorsi.

Sarà lo stesso provveditore ad incontrare a stretto giro i ’protagonisti’ e le ’vittime’ di una situazione che comunque non sembra essere isolata. Altri episodi, fortunatamente meno gravi, si sono verificati nell’istituto in precedenza. Ai quali la scuola ha risposto con decisione. Proprio il 19, quando si è verificata l’aggressione, era in programma nel pomeriggio il consiglio di classe, allargato ai genitori, per affrontare insieme questa situazione e dare risposte precise. Del resto, ulteriore testimonianza delle iniziative messe in atto dalla dirigenza, subito sono stati chiamati i carabinieri. Forze dell’ordine che sono coinvolte in un percorso per spiegare i valori della legalità, del rispetto tra i banchi. Percorso che si è infranto la mattina del 19 aprile, cinque punti sulla testa dell’alunno di 12 anni, la corsa del 118, un paese che si mobilita. "Già il 19 aprile non appena si è verificato quel gravissimo episodio ci siamo mossi e abbiamo avviato il provvedimento disciplinare nei confronti dello studente. Chiediamo ai genitori di avere fiducia nella scuola, di affidarsi a chi vive in questo mondo – le parole del dirigente scolastico che in quell’istituto ricopre il ruolo di reggente all’indomani della dimostrazione –. Ribadisco che la nostra risposta è stata immediata". Anche ieri, nella stessa scuola, i genitori di un altra classe hanno chiesto un incontro alla presidenza, anche in questo caso il provveditorato ha seguito la vicenda. L’imperativo della scuola è quello di chiarire, coinvolgendo il sindaco. Che del resto era presente nel giorno della protesta, testimonianza che una comunità intera pare essere coinvolta.