Sovraffollamento, secondi in regione. Boom di utilizzo di psicofarmaci

L'associazione Antigone denuncia il sovraffollamento e il boom di consumo di psicofarmaci nel carcere di Ferrara, evidenziando criticità anche in altre strutture carcerarie. Mancanza di risorse e elevato consumo di farmaci psichiatrici sono tra i principali problemi riscontrati, nonostante un lieve calo negli eventi critici a medio termine.

Sovraffollamento,  secondi in regione. Boom di utilizzo di psicofarmaci

Sovraffollamento, secondi in regione. Boom di utilizzo di psicofarmaci

Carcere sovraffollato e boom di consumo di psicofarmaci tra i detenuti. Sono due tra i punti principali toccati dall’associazione Antigone, che da sempre si occupa delle condizioni dei detenuti, riguardo al carcere dell’Arginone. Il dossier è il frutto delle visite effettuate nel corso del 2023 nella varie case circondariali. Il primo dato, come accennato, è relativo al sovraffollamento. "Gli indicatori più allarmanti – si legge nel documento – riguardano essenzialmente tre strutture carcerarie: Bologna (163,5%), Ferrara (156,5%) e Modena (137%). Lo sbilanciamento è del tutto evidente, con istituti che si collocano in pari con la capienza prevista o perfino al di sotto di questa soglia". A fronte di un "confermato rilancio delle attività trattamentali (scuola, formazione, pratica sportiva)", aggiungono da Antigone, "il mancato incremento delle risorse da dedicare alle mercedi comprime la possibilità di impiegare regolarmente i detenuti". Il personale sanitario, prosegue il dossier dell’associazione, "garantisce la copertura dei turni, sia pure a fatica, con un positivo impatto della telemedicina. Carente il monte ore nel cruciale settore odontoiatrico. Molto elevato il consumo di psicofarmaci". Gli eventi critici, conclude Antigone, sono "in decrescita nel medio periodo, con particolare riferimento all’autolesionismo".