Stop violenza, ecco l’Ausl: "Più misure di sicurezza"

Dopo gli ennesimi episodi, tavolo in Prefettura e attivazione di progetti anti-aggressione

"L’obiettivo è prevenire gli atti di violenza contro lavoratrici e lavoratori implementando le misure che consentono l’eliminazione o la riduzione delle condizioni di rischio e l’acquisizione di competenze nel valutare e gestire certi eventi". L’allarme è scattato ormai da tempo e l’Ausl cerca contromisure per prevenire nuove aggressioni, tre addirittura avvenute nelle ultime due settimane. Un esempio è il tavolo in Prefettura con forze dell’ordine e dirigenti sanitari, con i responsabili dei reparti ritenuti maggiormente a rischio: Pronto soccorso, Psichiatria e Pediatria. Ancora nella mente la terribile aggressione avvenuta ad aprile ai danni di un volontario del Cup alla Cittadella di San Rocco il quale aveva semplicemnete invitato una coppia di giovani utenti ad indossare la mascherina. Risultato? Naso rotto e ferite sul labbro a causa delle botte prese dal ragazzo. "Sono state emanate – spiega l’Ausl – procedure aziendali ed interaziendali, più volte revisionate alla luce degli eventi che accadono. Si tratta della “Procedura Aou-Fe, prevenzione gestione e monitoraggio degli eventi aggressivi a danno degli operatori” e della “Procedura Ausl“ con relativa applicazione degli strumenti di rilevazione delle situazioni di difficoltà. Inoltre, la procedura interaziendale “Sicurezza per la prevenzione e il contenimento degli atti di violenza, molestie, aggressioni a danno dei lavoratori” con particolare attenzione anche alle manifestazioni di genere che caratterizzano alcuni episodi di violenza verbale e fisica". Attivato anche il “Gruppo benessere Spp“, il servizio di prevenzione e provinciale, finalizzato a monitorare gli standard di sicurezza e offrire sostegno alle vittime o testimoni di forme di violenza. Basterà?