
I militari dell’operazione ’Strade sicure’ ancora impegnati in città (Foto Businesspress)
Quali sono le criticità (lo chiediamo al colonnello Lorenzo Latini, comandante del Raggruppamento Strade Sicure ’Emilia Romagna, Toscana, Marche Umbria’, ndr) che i militari riscontrano a Ferrara e quali le differenze ’operate’ rispetto ad altre città simili per dimensione e problematiche?
"L’impiego dell’Esercito nell’ambito dell’operazione ’Strade Sicure’ permette di garantire una cornice di sicurezza efficace attraverso l’esecuzione di attività statiche e dinamiche, per la prevenzione e il contrasto delle attività illegali. Personalmente, non ravviso particolari differenze rispetto ad altri capoluoghi di dimensioni simili e il dispositivo impiegato a Ferrara non si discosta da quello che possiamo trovare in altre località".
I militari come si interfacciano con le forze di polizia?
"I militari dell’Esercito Italiano lavorano in concorso e congiuntamente alle Forze di Polizia per il presidio del territorio e delle principali aree metropolitane e la sorveglianza dei punti sensibili. Sono sempre a stretto contatto con i colleghi e insieme fanno fronte a qualsiasi situazione. I nostri soldati offrono un contributo operativo efficace grazie al continuo e specifico addestramento che prevede, tra l’altro, moduli come Metodo di Combattimento Militare (MCM), un sistema di combattimento a distanza ravvicinata, creato per intervenire con gradualità e tempestività in ogni situazione".
Quali complessità presentano (se ve ne sono) gli obiettivi sensibili della città?
"La sorveglianza di tutti i siti viene accuratamente pianificata e analizzata, non parlerei quindi di
complessità quanto invece di trovare la giusta e migliore risposta al fine di offrire una soluzione più efficace possibile in uno scenario certamente mutevole".
Dopo le ultime risse in zona stazione, il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha disposto un maggiore utilizzo dell’Esercito nelle aree calde. Può essere una carta vincente?
"La presenza di personale atto a svolgere un servizio di ordine pubblico è un eccellente deterrente. Le esperienze pregresse ci dicono che dove si interviene con personale in uniforme i risultati sono ottimi. Pertanto ogni azione decisa e concordata porta a un miglioramento".
Ritiene che il contingente schierato sia numericamente adeguato?
"Il numero di militari e la dislocazione vengono stabiliti durante il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Tuttavia, i fattori che concorrono all’efficacia sono la professionalità dei soldati, la tempestività di intervento, la capacità di rischieramento delle unità in ogni condizione che in molteplici circostanze hanno assicurato e assicurano la salvaguardia della vita umana e la tutela del bene comune".