Strangola un daino al Lido di Volano: bracconiere nei guai

L’uomo è stato sorpreso dai carabinieri forestali con la carcassa dell’animale avvolta in una coperta. L’aveva strozzato usando un cappio. Denunciato per caccia con mezzi non consentiti, furto venatorio e uccisione di animali

Carabinieri forestali

Carabinieri forestali

Ferrara, 17 gennaio 2024 – Un bracconiere di daini è stato fermato e denunciato dai carabinieri del nucleo forestale di Comacchio. L’uomo è stato trovato con la carcassa di un animale vicino al proprio mezzo. La scoperta è avvenuta nel tardo pomeriggio di giovedì a Lido di Volano.

I militari erano impegnati in un servizio volto a prevenire e reprimere furti di legname che erano stati recentemente segnalati a ridosso della pineta quando, nei pressi dello stabilimento balneare ‘Il Cormorano’, hanno notato la presenza di un furgone parcheggiato: nel buio, i carabinieri hanno notato la presenza di un persona dietro al mezzo che, non appena ha visto la pattuglia, si è affrettata a risalire sul furgone nel tentativo di partire e allontanarsi. I carabinieri si sono prontamente avvicinati e hanno avviato i necessari accertamenti.

L’uomo notato era un operaio trentenne del Ferrarese e il furgone, un Peugeot Partner, era di proprietà di suo padre. Ma a colpire l’attenzione dei militari è stata la carcassa di un daino, avvolta all’interno di una coperta legata con delle corde.

Quindi, gli uomini dell’Arma Forestale hanno deciso di approfondire: a seguito dei controlli effettuati sul trentenne e sul veicolo, sono stati ritrovati un paio di guanti e un coltello di cui l’uomo non ha saputo dare giustificazioni. Quindi, su autorizzazione del magistrato di turno, le attività di indagine sono proseguite presso l’abitazione del soggetto, ma senza ulteriori esiti.

Sono stati osservati i segni sulla carcassa del daino (una femmina del peso di circa 30 chilogrammi) che riconducono le cause del decesso allo strangolamento attraverso un cappio: ma, per consentire i dovuti accertamenti da parte dell’Istituto zooprofilattico sperimentale, la carcassa è stata posta sotto sequestro insieme agli altri reperti.

Il trentenne è stato denunciato e dovrà rispondere dei reati di caccia con mezzi non consentiti, furto venatorio e uccisione di animali. Come riferito dal nucleo forestale dei carabinieri, negli ultimi anni si sono registrati con sempre maggiore frequenza episodi di bracconaggio ai danni della fauna nel Comacchiese: un fenomeno di difficile contrasto per le modalità di attuazione e per il contesto poco permeabile in cui si realizza. L’intervento operato dal nucleo dei carabinieri forestali giunge all’esito di una scrupolosa azione di controllo del territorio, portata avanti in costante coordinamento con la componente territoriale dell’Arma.