FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Titoli di coda all’Uci. Il cinema chiude a giugno. Fabbri vede i sindacati: "Incontro coi proprietari"

In ballo c’è la sorte di otto dipendenti oltre agli spazi usati dall’Università "Cerchiamo soluzioni per mantenere questo importante presidio culturale".

Titoli di coda all’Uci. Il cinema chiude a giugno. Fabbri vede i sindacati: "Incontro coi proprietari"

Titoli di coda all’Uci. Il cinema chiude a giugno. Fabbri vede i sindacati: "Incontro coi proprietari"

I video, sui maxi schermi dell’Uci, non gireranno più. L’unica certezza, è che il 28 giugno le saracinesche della multisala saranno abbassate. Fine del contratto di locazione tra proprietà e gestore. In ballo c’è la sorte di otto lavoratori. Un punto che è stato a lungo discusso ieri mattina durante l’incontro tra i sindacati, il sindaco Alan Fabbri, l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli e il consigliere provinciale, Francesco Carità. "Allo scopo di scongiurare l’oscuramento di un polo culturale strategico, anche in virtù della consolidata sinergia con l’Università di Ferrara, – si legge nella nota stringata predisposta da Antonella Amerini (Fistel Cisl) e Piero Tolla (Slc Cgil) – per l’intera città e la conseguente perdita dei posti di lavoro, le Istituzioni locali si sono rese disponibili a contattare il gruppo Igd, proprietario dell’immobile, per capire se ci siano interlocuzioni in corso con un nuovo gestore e hanno assicurato il loro sostegno per garantire l’occupazione, prevedendo anche ulteriori momenti di confronto laddove si rendessero necessari". I sindacalisti confermano di essere ben disposti a "proseguire questo confronto nell’auspicio di trovare soluzioni utili a mantenere attivo questo importante presidio culturale e assicurando in tal modo, anche ai dipendenti e alle loro famiglie, maggiore serenità per il futuro".

La situazione è piuttosto complessa. Al momento si sa solo che Uci ha deciso di chiudere tre sale nel Nord Italia. Tra queste, appunto, quella di Ferrara. All’indomani della notizia, la proprietà del cinema Apollo – con l’amministratore delegato Simona Salustro – aveva fatto sapere di essere eventualmente interessata a intavolare una trattativa per subentrare nella gestione della multisala. Pur con tutte le cautele del caso e chiarendo da subito la natura dell’operazione. Anche l’imprenditrice ha specificato in premessa che "la priorità resta quella di garantire il livello occupazionale". Al momento sappiamo che il prossimo 5 marzo è fissato un appuntamento tra Uci e sindacati.

L’auspicio espresso da Amerini è che quella "possa essere un’occasione durante la quale fare chiarezza sul futuro, in primis dei dipendenti, ma anche di ciò che sarà la struttura". Nel caso di subentro dell’Apollo "noi saremo molto felici, perché avremmo la garanzia del mantenimento del presidio culturale", tuttavia "restano ancora tantissimi aspetti da chiarire". Il punto nevralgico, dunque, resta quello di capire chi sarà il prossimo gestore. Anche per regolarsi in termini di rapporti sindacali. "In questi giorni – aggiunge la sindacalista della Cisl – si vocifera dell’ipotesi di un subentro nella gestione dell’Uci cinema del gruppo Nautilus. Una realtà che, in particolare nel Nord Italia, è in forte espansione e che ha dichiarato la volontà di aprire una ventina di multisale in Italia". Al momento, il gruppo ne ha cinque. L’unica certezza, in questa situazione di incertezza, è l’università. Un presidio che, se non altro fino al 28 giugno, resterà al cinema. Di spazio ce ne sarà sempre bisogno. Per cui, chissà. "È evidente – chiude Amerini – che sarebbe importante, da parte del prossimo gestore, non solo il mantenimento dei livelli occupazionali e della vocazione della struttura, ma anche il rinnovo del rapporto con l’ateneo".