FRANCESCO FRANCHELLA
Cronaca

Tona la Palazzina Marfisa. Entro maggio stop ai lavori architettonici e post sisma: "Poi via al restauro interno"

Il punto sulle opere da 1,17 milioni di euro con gli assessori Maggi e Gulinelli. Sistemati anche la Loggia degli aranci e il giardino, migliorata l’accessibilità. "L’obiettivo finale è quello di offrire nuove opportunità come sede museale". .

Tona la Palazzina Marfisa. Entro maggio stop ai lavori architettonici e post sisma: "Poi via al restauro interno"

Tona la Palazzina Marfisa. Entro maggio stop ai lavori architettonici e post sisma: "Poi via al restauro interno"

La si trova lì, all’improvviso, una pellerossa di mattoni appollaiata su quel rigagnolo che è la Giovecca. È appena prima della Prospettiva, sulla destra, se si viene dal Castello. Palazzina Marfisa d’Este è stata l’ultimo baluardo di resistenza alla devoluzione di Ferrara del 1598: sì, perché la donna che la abitava (Marfisa per l’appunto) rifiutò di andarsene dalla sua città e di riparare a Modena. È ancora nella sua dimora, donna Marfisa, non in carne, ma nello spirito: così è la sua palazzina, nei secoli rovinata, usata impropriamente, influenzata dai restauri, ma, di fatto, ancora presente. Danneggiata dal terremoto del 2012, il 12 settembre del 2022 è stata chiusa al pubblico, per un restauro finalmente concluso e presentato ieri. "L’intervento – spiega l’assessore ai lavori pubblici Andrea Maggi – non si limita alla parte strutturale, ma è esteso anche al restauro specialistico dei soffitti del Cinquecento e all’intervento architettonico: tutta la città deve essere orgogliosa". "Il nostro obiettivo – aggiunge Marco Gulinelli, assessore alla cultura – è rendere la palazzina un luogo vivo: stiamo considerando un aggiornamento dell’allestimento museale, mantenendo l’essenza del progetto di Nino Barbantini del 1938, ma arricchendolo con nuove esposizioni che valorizzino le collezioni cittadine, come le ceramiche della Fondazione Estense". Gli interventi sono costati circa 1milione e 170mila euro (tra contributi regionali e fondi comunali). In particolare, si è provveduto al ripristino del danno e al miglioramento sismico sia per la Palazzina che per la Loggia, consistenti nell’irrigidimento delle falde di copertura, nella realizzazione di cordolature controventanti, nell’inserimento di incatenamenti, ai piani ammezzati della Palazzina e all’interno della Loggia e al ripristino di fessurazioni nei muri portanti. Nella zona maggiormente vulnerabile della Loggia che riguarda le murature dell’adiacente Sala Grotta si è optato per l’inserimento di un cordolo in acciaio da disporsi perimetralmente sull’esterno, a quota intermedia. Per quanto riguarda gli interventi architettonici e di restauro, nella Palazzina sono state eseguite opere di ripristino sulla vecchia pavimentazione in seminato e il rifacimento in coccio pesto di quella dell’ingresso e della biglietteria. Sono stati rifatti i servizi igienici, le tinteggiature interne e quelle della facciata sud verso il giardino. Importanti i restauri specialistici sui soffitti cinquecenteschi, già recuperati dall’intervento del 1939 ma compromessi nel tempo a causa delle tecniche usate. Un altro intervento importante è stato il rifacimento dell’impianto meccanico di condizionamento estivo/invernale attraverso l’installazione di una pompa di calore per sistema VRF, mentre sono in via di ultimazione gli interventi esterni per il miglioramento dell’accessibilità.