Tresignana, l’opposizione: "Ennesimo bilancio senza sviluppo"

TRESIGNANA "Ennesimo bilancio senza prospettive di rilancio e sviluppo del territorio". La forza di minoranza “Costruiamo Tresignana” si è astenuta sul...

"Ennesimo bilancio senza prospettive di rilancio e sviluppo del territorio". La forza di minoranza “Costruiamo Tresignana” si è astenuta sul voto di approvazione del documento di programmazione finanziaria dell’Ente, con le seguenti motivazioni. "Per l’ennesima volta abbiamo sentito ribadire annunci del “faremo” già fatti in sede di approvazione dei bilanci e dei programmi triennali dei lavori pubblici nel 2020, 2021, 2022. Sicuramente, in virtù delle imminenti elezioni di giugno 2024, nei primi sei mesi dell’anno vedremo qualcosa in più. È la tradizionale cifra stilistica del centrosinistra, utile ad intercettare il consenso dell’ultimo minuto per garantirsi altri 5 anni di potere. Confidiamo che i cittadini, analizzino il mandato di questa giunta nel suo complesso senza farsi ingannare da questi escamotage dei volponi della politica. Il nostro giudizio sul bilancio nel suo complesso negativo, affonda le radici nella totale assenza di prospettive di rilancio del territorio, della mancanza di una visione, di progettualità, necessarie a garantire la sussistenza demografica, sociale ed economica. Ancora una volta non c’è a bilancio, ad esclusione di una piccola riduzione della Tari, nessun investimento mirato al turismo, al commercio, all’artigianato. Stiamo vivendo un periodo di lenta ed

inesorabile desertificazione economica del nostro territorio. Si dice di voler puntare sul turismo ma non si incentiva in nessun modo la nascita dei servizi necessari. Si spaccia la normale e necessaria manutenzione (imbiancatura aule scolastiche, marciapiedi, asfalti, manutenzione del verde) peraltro annunciati da 4 anni ed ancora mai visti come investimenti. Palazzo Pio dopo un restauro da oltre 2 milioni già terminato da anni è ancora praticamente chiuso, senza una seria prospettiva di gestione ed utilizzo, immobili storici del paese di proprietà già pubblica cadono a pezzi, altri di pregio di proprietà privata rischiano di crollare. Non esistono politiche tendenti alla reale fusione delle due comunità. Tutto si riduce ad una ciclabile, peraltro realizzata in modo a nostro parere dozzinale ed incompleta".