Turismo, la sfida unitaria. Gli obiettivi di InFerrara: "Eventi e cultura insieme. No ai campanilismi"

Il punto con la presidente di Po Delta Tourism e Co.ge.tur, Patrizia Guidi: "Il vero salto di qualità consiste proprio nel mettere a sistema tutte le offerte. Importante negli ultimi anni aver valorizzato la proposta green, che va molto".

Turismo, la sfida unitaria. Gli obiettivi di InFerrara: "Eventi e cultura insieme. No ai campanilismi"

Turismo, la sfida unitaria. Gli obiettivi di InFerrara: "Eventi e cultura insieme. No ai campanilismi"

A seguito del lancio della nuova campagna promozionale di InFerrara della quale abbiamo scritto nei giorni scorsi, abbiamo colto l’occasione per una chiacchierata con Patrizia Guidi, presidente di Po Delta Tourism e Co.ge.tur, due delle aziende della rete temporanea di imprese - insieme a Dinamica Media, Studio Borsetti e Elite Island - che da settembre 2022 affianca l’Amministrazione nel progetto di promo-commercializzazione turistica Inferrara, con la creazione della Dmo (Destination management organization, ndr) cittadina.

L’adozione del modello Dmo ha sottolineato una scelta precisa da parte dell’Amministrazione, un cambio di passo su una proposta unitaria…

"Sicuramente; significativo e necessario nello scenario turistico attuale. Il vero salto di qualità per le destinazioni consiste proprio nel mettere a sistema i prodotti espressi dal territorio, lasciando al passato frammentarietà e campanilismi. I turisti scelgono destinazioni dove sanno di poter contare su un’offerta organizzata e facilmente fruibile, e in un contesto come quello italiano dove la concorrenza è altissima è importante distinguersi positivamente sotto questo punto di vista.

Nella zona dei Comacchio e del Delta, dove operate da quasi 20 anni, quella della Dmo è una realtà che funziona bene. Ha trovato delle differenze tra i due territori?

"Si tratta di destinazioni diverse, ognuna con le proprie peculiarità. Ma a parte questo, credo che le differenze siano più legate a una questione di ’anzianità’ del progetto. A Comacchio c’è appunto uno storico, le azioni sono fortemente condivise anche dagli operatori, che hanno fiducia e che investono energie ed economie sulle attività proposte. A Ferrara il progetto sta prendendo piede e il bilancio del primo anno e mezzo è più che positivo. Si tratta di un progetto complesso, ma ci impegniamo quotidianamente a trasmettere le sue potenzialità agli operatori locali, incentivandoli a creare prodotti attrattivi".

Negli ultimi anni, nel comacchiese, si sia assistito al ritorno di una progettualità importante per il ricettivo extra-alberghiero. Cosa è cambiato nella percezione degli investitori, ma anche dei clienti?

"E’ chiaro che, ripercorrendo un po’ lo storico, ci sia stato un momento in cui il balneare era l’elemento più cercato. A seguito della flessione del mercato, è stato vincente aver saputo raccontare il territorio in modo nuovo, valorizzando l’intero sistema e la proposta green, che ormai da un decennio incontra sempre più i gusti e le richieste del mercato italiano ma anche centro e nord europeo. Fondamentale è stato anche un sistema imprenditoriale che ha investito e lavorato in modo compatto, abbattendo i campanilismi inutili e dannosi.

Una prospettiva di crescita imprenditoriale interessante anche per Ferrara. Nel frattempo, ci sa dare qualche numero sul progetto?

"Ad oggi InFerrara ha stretto collaborazioni con le maggiori realtà turistico-culturali del territorio, le associazioni di categoria e molti privati: la rete conta sulla partecipazione di oltre 30 guide turistiche abilitate e 80 attività collegate al turismo. Ovviamente è necessario che ci sia una coerenza di visioni e operatività tra pubblico e privato, il che creerà anche una città attrattiva per gli investimenti imprenditoriali. Abbiamo creato anche un vero ecosistema digitale che riflette le collaborazioni instaurate. Il portale inferrara.it è un aggregatore dell’offerta espressa dal territorio, con una sezione dedicata alla vendita online delle oltre 20 esperienze proposte: dal dicembre 2022 ad oggi ne sono state vendute oltre 6.300 solo per quanto riguarda i visitatori individuali. É attiva anche una sezione per il booking dei pernottamenti, anzi, colgo l’occasione per invitare i gestori delle strutture ricettive ad aderire al progetto!"

A voi è affidata anche la gestione dell’Ufficio informazioni turistiche: cosa cercano i visitatori?

"L’ufficio informazioni ed accoglienza turistica, ora IAT- R , è sempre più un importante snodo commerciale e promozionale, oltre che informativo. E’ qui che l’offerta incontra il turista vis à vis: molti si stupiscono di quanto Ferrara offra ripromettendosi di tornare per stare qualche giorno in più. Riusciamo anche ad intercettare, osservando i flussi dei visitatori, le possibilità di sviluppo su nuovi mercati come Francia e Spagna, dove già da quest’anno Ferrara è presente all’interno di spazi fieristici importanti. Si sta inoltre sviluppando rapidamente il segmento del turismo gruppi e scolastico".

Eventi o cultura, con cosa si fa il turismo?

"Non per voler essere diplomatica, ma le direi con entrambi. Ferrara è una città d’arte e cultura, questo nessuno lo può mettere in dubbio. I grandi eventi portano notorietà, e si sa che la notorietà è il primo passo per richiamare interesse su qualsiasi prodotto, compreso quello turistico".