"Un outlet con gli imprenditori locali. La sfida per salvare il commercio"

Portomaggiore, il referente della Lega Contarini lancia una proposta per sostenere le attività del territorio "Oltre a un centro dello shopping, servirebbe detassare le aziende che si insediano nella zona Persico".

"Un outlet con gli imprenditori locali. La sfida per salvare il commercio"

"Un outlet con gli imprenditori locali. La sfida per salvare il commercio"

"L’impegno che vogliamo è uno scatto da atleta, l’amministrazione comunale ci ascolti. Rivitalizzare il centro storico e creare dei tavoli provinciali pare essere la strada imboccata dall’amministrazione Bernardi per risolvere il problema della moria delle attività a Portomaggiore. Noi in Lega non crediamo che qualche festa di piazza o l’apertura di un tavolo provinciale, che richiama l’immagine di un gruppo che cerca di uscire da una sbornia economica permanente raccontandosi le proprie disavventure, possa cambiare le sorti della nostra cittadina. Portomaggiore non ha bisogno di cure palliative, cure che si offrono a un malato terminale, Portomaggiore ha bisogno di essere rimodernato, rifondato e rimesso al centro del commercio e di persone che abbiano il coraggio, l’intraprendenza e l’intelligenza per percorrere sentieri mai battuti". Il leader del Carroccio portuense, Massimo Contarini, non ci va leggero sulla crisi del commercio della cittadina, ma non si limita alla sola critica, ha anche una ricetta da proporre. Cosa serve a Portomaggiore? "Ha bisogno in primo luogo di entrare nella ZLS (Zona Logistica Semplificata) dove, tra Ostellato e Argenta, siamo solo noi gli esclusi. Qui ci affideremo alle parole incoraggianti della consigliera regionale Marcella Zappaterra che ci ha garantito che "i giochi non sono ancora chiusi" e di stare tranquilli". In secondo luogo per Contarini Portomaggiore ha bisogno di idee. "Offriamo il nostro aiuto all’amministrazione chiedendo di valutare al meglio le nostre proposte, che al momento sono più di una. La prima fu quella esposta in campagna elettorale, ovvero valutare la possibilità di individuare 20 o più imprenditori disposti, e questo è il punto focale, ad aprire nello stesso giorno, un "micro outlet" in paese (ne esiste già uno) all’interno dei negozi sfitti. Perché funziona? Perché da quello stesso giorno si spargerà la voce che il paese è ricco di outlet e di opportunità. La seconda proposta impegna l’area produttiva del Persico. L’idea è quella di agevolare detassando e invitando le piccole e medie industrie a stabilirsi nell’area, a patto di aprire nei negozi sfitti del centro il proprio spaccio aziendale". Secondo la Lega le descrizioni identificano solo l’ossatura dei progetti, le normative e le agevolazioni sarebbero tutte da calcolare, "ma ciò che importa – evidenzia il consigliere comunale di Uniti per Portomaggiore e segretario della Lega, Massimo Contarini - è condividere una strada che possa portarci fuori dalla palude".

Franco Vanini