Un territorio che si dimostra ancora fragile

Un territorio   che si dimostra   ancora fragile

Un territorio che si dimostra ancora fragile

di Fabio

Bergamini*

Dopo la peggiore siccità degli ultimi anni, ora è il momento di fare i conti con il problema opposto. Sono bastate alcune settimane di precipitazioni intense, per mettere a nudo un territorio che si è dimostrato ancora una volta fragile sotto il profilo idrogeologico. Si contano ingenti danni nelle nostre campagne, con alcune colture che sono state praticamente azzerate a causa degli allagamenti. Ancora una volta contiamo pesanti perdite per gli stabilimenti balneari. I quali, alla vigilia dell’estate, hanno visto la furia del clima portarsi via ombrelloni, lettini e danneggiare strutture, mentre le mareggiate hanno provocato l’erosione di interi lembi di spiagge. A questo, si aggiungono danni al patrimonio, alle strade, smottamenti, sfollati. Segno che, in ogni caso, qualcosa non ha funzionato negli ultimi anni. In tempi non sospetti, la Lega aveva presentato un’interrogazione sul tema, per chiedere alla giunta regionale una nuova stagione di interventi per la pulizia e il dragaggio degli alvei di fiumi e corsi d’acqua. Operazioni che, al pari delle ordinarie manutenzioni di scoli, fognature e canali, lasciano spesso a desiderare. In futuro, purtroppo, vedremo sovente scenari simili, con stagioni siccitose intervallate da eventi climatici estremi. Occorrono investimenti e nuove politiche di prevenzione che passino dalla pulizia dei corsi d’acqua alla manutenzione degli argini; oltre che da nuovi impianti scolmatori, come quello in progettazione a poca distanza dalle Pilastresi. Serve che, accanto alle inutili chiacchiere ambientaliste, si pensi ad una limitazione delle specie che arrecano danni alle arginature. Insomma, è arrivata l’ora di fare sul serio: occorre che i prossimi bilanci regionali siano improntati su un corposo programma di manutenzione del territorio.

*consigliere regionale

della Lega