"Una pec poi il silenzio, chiediamo chiarimenti"

Trecento espropri, gli agricoltori: "Bene il progresso, ma ci siamo anche noi"

"Una pec poi il silenzio, chiediamo chiarimenti"

"Una pec poi il silenzio, chiediamo chiarimenti"

"Sono al lavoro nella zona di Poggio Renatico, stanno creando in pratica l’area per la logistica del cantiere delle terza corsia. Lì metteranno mezzi e materiali, poi si passerà a quello che è il cantiere vero e proprio per l’allargamento", Alessandro Ballarini, agronomo di Coldiretti, sta seguendo ormai da tempo l’iter dell’opera. E’ lui ad occuparsi di un capitolo delicato, quello degli espropri. Si parla di circa 300 aziende e campi. "Il nostro compito è quello di tutelare le aziende agricole, per garantire loro un giusto compenso che tenga conto del valore dei loro terreni. Bene che quest’opera vada avanti, è fondamentale per la viabilità di una regione. Ma devono essere garantiti anche i nostri agricoltori, le aziende". Le associazione di categoria sono coinvolte in tutta l’operazione, le pratiche finiscono sul loro tavolo. Marco Baldon, 50 anni, iscritto all’associazione di categoria Confagricoltura, ha alcuni terreni tra via Valle e via Torniano, nel comune di Poggio Renatico.

"Siamo più che favorevoli al progresso, alla terza corsia. Quella strada non regge più il flusso di traffico. Ma ci siamo anche noi, con il nostro lavoro da generazioni", dice Baldon. Ormai da tempo ha ricevuto la pec con la quale veniva invitato a prendere visione del progetto, a fare osservazioni. "Poi non abbiamo saputo più nulla, anche la nostra associazione sta aspettando di capire tempi e modi. Adesso stanno facendo i lavori in via Uccellino, sono lavori preliminari al cantiere vero e proprio. Poi si aprirà il capitolo degli espropri di chi ha terreni che si trovano nella fascia dove si svilupperà la terza corsia. Staremo a vedere".