FEDERICO MALAVASI
Cronaca

Valanga di messaggi e lettere. Preso lo stalker di Angelina Mango

L’uomo, residente in provincia, dai giorni di Sanremo perseguitava la cantante e la madre Laura. Dopo la prima denuncia fu messo ai domiciliari, ma ha continuato. Ora è ricoverato in Psichiatria.

Quando la passione si trasforma in ossessione. Ne sa qualcosa Angelina Mango – cantautrice figlia d’arte di Pino Mango e Laura Valente nonché vincitrice dell’ultima edizione del festival di Sanremo – finita nel mirino di un uomo che, proprio a partire dalla kermesse della canzone italiana, aveva iniziato a bersagliarla di messaggi e lettere raccomandate. Un vero e proprio ‘bombardamento’ che, nel giro di breve, è sfociato nella persecuzione. Il presunto responsabile di quei comportamenti sarebbe un 49enne residente a Mesola, subito denunciato sia dalla cantautrice che dalla madre Laura, anch’essa bersaglio delle attenzioni sgradite del ferrarese. Un primo arresto non era però bastato a mettere un freno alla tempesta di messaggi, proseguita imperterrita anche in seguito. Nella giornata di lunedì è quindi arrivato un secondo provvedimento, con il quale il giudice ha disposto per il 49enne la misura cautelare del ricovero nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Cona.

La vicenda culminata con l’arresto a opera dei carabinieri della compagnia di Comacchio prende le mosse durante il Festival di Sanremo. In quei giorni, stando a quanto trapelato, l’uomo si sarebbe recato nella cittadina ligure cercando di avvicinare lo staff della canante. Non riuscendo nell’intento avrebbe dunque iniziato a bersagliare la giovane artista e la madre, inviando loro lettere raccomandate e messaggi Whatsapp. Il contenuto delle chat e dei testi, al momento, non è stato esplicitato. Le vittime, sin dalle prime battute, avevano sporto denuncia nel loro luogo di residenza, in provincia di Milano. L’uomo era stato quindi arrestato una prima volta e messo ai domiciliari con l’accusa di atti persecutori. Tale provvedimento prevedeva anche il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con le due donne. Nonostante ciò, avrebbe continuato a contattarle, violando così il provvedimento che gli era stato imposto.

I nuovi elementi raccolti dagli inquirenti milanesi sono quindi finiti sul tavolo del giudice che ha disposto un aggravamento della misura, in attesa della valutazione dell’eventuale infermità mentale del 49enne. Nella mattinata di ieri l’uomo (nel frattempo sottoposto anche a un trattamento sanitario obbligatorio) è stato arrestato e condotto nel reparto di Psichiatria del Sant’Anna, dove si trova tuttora ricoverato e costantemente piantonato dagli agenti della polizia penitenziaria. Contattato dal Carlino, il legale dell’indagato ha preferito non rilasciare dichiarazioni.