
Il sindaco di Predappio Roberto Canali mentre indossa la fascia tricolore
Predappio (Forlì), 31 luglio 2020 - "Ci fa piacere che gli eredi di Mussolini siano d’accordo e confermino di voler aprire. È la prima volta che si entra nel concreto".
Roberto Canali, lei è il sindaco di Predappio, verrete incontro alle richieste della famiglia? "Siamo molto disponibili perché ce lo chiede il paese. Ora però dovremo incontrare l’avvocato Minutillo e fare valutazioni approfondite".
LEGGI ANCHE Cripta Mussolini a Predappio, la lettera della famiglia. "Aperta sempre"
Dalla sua prima dichiarazione, non è sembrato che lei abbia apprezzato la lettera dell’avvocato. "Lui è avvocato e scrive come tale, io invece sono ingegnere (sorride) e su qualche passaggio ho dovuto cercare di interpretare. Se ci fossimo visti sarebbe stato tutto più chiaro".
Chiedono di farvi carico di un custode. "Sì, questo è abbastanza esplicito".
Glielo paga il Comune? "Io un dipendente disponibile non ce l’ho. Pensi che il servizio cimiteriale lo svolge una cooperativa esterna. Forse sbagliando, ma ho sempre pensato che il giorno che avessero riaperto avrebbero semplicemente girato la chiave della porta".
Non è così perché ci sono una serie di richieste. Quindi cosa potete fare? "È difficile dirlo prima di averli incontrati. Mi è capitato di sentire, in paese, che qualche commerciante potrebbe stanziare una somma per la riapertura. Noi potremmo fare da tramite".
Esclude un impegno diretto? "Ripeto: siamo disponibili a fare la nostra parte. Però ricordo che la cripta in passato era aperta e il Comune non aveva nessun ruolo".
Teme nuove polemiche, se dovesse concedere troppo alla famiglia Mussolini? "Le polemiche su Predappio ci saranno sempre... Ma qui in paese il tema della cripta è veramente sentito e anche il mio rivale in campagna elettorale, Gianni Flamigni, si era espresso a favore della riapertura".
Quanto tempo passerà? "Ecco, temo che i tempi non siano brevi, se non altro da un punto di vista tecnico. Si parla di modificare il regolamento comunale sui cimiteri: questo dovrebbe necessariamente passare in consiglio comunale. Il nostro segretario è in ferie, prima di Ferragosto non ho nessuno che possa lavorare su questa pratica".
Lei aveva incontrato qualche familiare un anno fa. "Certo, se qualche richiesta l’avessero avanzata allora... Ma avranno avuto le loro ragioni: io sono un liberale, la tomba è loro, non discuto dei loro tempi".
Chiedono che la tomba sia dichiarata monumentale. Che ne pensa? "È un’altra delle cose che vorrei capire meglio. So che la competenza è della Sovrintendenza, il che presuppone tempi lunghi".
Nella lettera, gli eredi fanno riferimento anche alla possibile gestione di un soggetto giuridico. Una voce che già circolava. Ne sa qualcosa di più? "L’avevo intesa come una forma di tutela da un punto di vista giuridico, ma non so esattamente".
La famiglia ha smentito di volerla affidare ad alcune associazioni che si sono fatte avanti più o meno esplicitamente. "È nel loro diritto".