REDAZIONE FORLÌ

Filodiffusione e computer dalla Bcc Ravennate Forlivese e Imolese a Pneumologia

Cerimonia di donazione all’Unità operativa diretta dal prof. Poletti all’ospedale

Importante gesto di solidarietà da parte della Banca di Credito Cooperativo Ravennate Forlivese e Imolese, che ha donato un impianto di filodiffusione e alcuni personal computer, per un valore di 6mila euro, all’unità di Pneumologia dell’ospedale Morgagni-Pierantoni diretta dal prof. Venerino Poletti. La Pneumologia di Forlì è stata impegnata in questi ultimi anni nella cura dei pazienti con polmonite da Sars-CoV2 e insufficienza respiratoria. "Un reparto Covid 19 attivo 24 ore su 24 è una terapia subintensiva – afferma Poletti – e ciò implica che i rumori dei macchinari accompagnino i pazienti e gli operatori sanitari per tutto l’arco della giornata. La musica può aiutare a rendere questi ambienti più vivibili sia per i pazienti che per gli operatori. Siamo molto grati alla Bcc, perché questa donazione rappresenta il riconoscimento di un bisogno reale per i pazienti e al contempo ha inteso onorare il grande impegno profuso dagli operatori sanitari in questi ormai tre lunghi anni di forte pressione sulle strutture sanitarie. Anche i personal computer serviranno a implementare il parco tecnologico dell’Azienda, al fine di facilitare l’attività lavorativa connessa all’acquisizione e al trattamento dei dati sanitari".

La cerimonia di consegna delle attrezzature donate, si è tenuta alla presenza del direttore con la sua équipe, del dott. Cesare Bini in rappresentanza della direzione medica dell’ospedale e la dottoressa Elisabetta Montesi responsabile, Ufficio di Fundraising dell’Ausl Romagna. Presenti, per la banca, il vicepresidente Gianni Lombardi e il capo area territoriale Gianguglielmo Ragni. Presenti anche rappresentanti dell’associazione Ammp. "Una importante donazione a beneficio dell’intera comunità – ha sottolineato il dott. Paolo Masperi, direttore della direzione medica di Presidio ospedaliero –, quale attestazione di fiducia nei confronti della nostra sanità e dei professionisti, che da troppo tempo ormai sono impegnati senza sosta nel contrasto alla pandemia".