Capriolo ferito trovato nel parco: "Abbattuto"

Sarebbe stato vittima di un attacco dei cani . L’esperto: "Aveva marcato il territorio" .

Capriolo ferito  trovato nel parco: "Abbattuto"

Capriolo ferito trovato nel parco: "Abbattuto"

Triste epilogo per il capriolo che il 6 aprile aveva indotto la sindaca Daniela Angelini a firmare un’ordinanza di chiusura del parco Chico Mendez e dell’adiacente pista ciclabile di Riccione. L’animale è stato rinvenuto agonizzante vicino al viottolo sul lato monte del ponticello romano, sotto la Flaminia, in parte smembrato da uno o più cani, per cui dopo la visita del veterinario è stato deciso di abbatterlo. A trovare l’esemplare, domenica verso le 12,15 mentre si trovava nei pressi del Rio Melo, è stato un passante che ha segnalato il caso alla Polizia locale. Gli agenti hanno allertato il Centro di recupero della fauna selvatica di Rimini, e si sono recati sul posto, dove a breve è giunto anche un maresciallo della Forestale. L’animale è stato recuperato e quindi trasferito al Cras. "Per questo capriolo trovato moribondo, proprio nella zona dove sapevamo che si era spostato, a circa 200 metri più in su, domenica sono stato chiamato dalla Forestale _ racconta Claudio Arrigoni, che si occupa di Attività faunistico venatorie, pesca e tartufi _. L’animale non era stato timbrato, non aveva un marchio, però al 98 per cento possiamo dire che era quello avvistato nel parco di Riccione. L’esemplare ha marcato il territorio per cui in quello spazio non entrano altri caprioli". E aggiunge: "Al momento si era parlato dell’attacco di un lupo, ma le ferite riscontrate dal veterinario non hanno quelle caratteristiche. Il lupo attacca alla gola e poi divora gli organi interni, perché più nutrienti e veloci da consumare. Questo esemplare invece è stato trovato ancora vivo con parti posteriori del corpo scarnificate, è stato attaccato da uno o più cani alle masse muscolari".

Questo troverebbe conferma nel fatto che l’ungulato era mansueto con l’uomo, ma diventava aggressivo in presenza di cani, anche in recinto "forse per una precedente esperienza che lo aveva portato a catalogare i cani come avversario nel territorio marcato", spiega Arrigoni. L’ordinanza era scattata proprio per l’aggressione e il ferimento denunciato in aprile da un passante che portava a spasso il suo quattro zampe. Termina così l’incubo del parco, anche se di fatto, ci si aspettava che finisse diversamente. L’ordinanza di divieto di accesso al parco Chico Mendez e alla pista ciclopedonale scadeva il 6 giugno, ma dell’animale, non si era più trovata traccia, sicché lo scorso 10 maggio la sindaca Angelini aveva sospeso l’ordinanza, permettendo a ciclisti e pedoni di circolare liberamente nell’area. Si stava tranquilli anche perché in un primo momento si pensava che il capriolo trovato sgozzato a Sant’Andrea in Besanigo, fosse quello del parco.

Nives Concolino