REDAZIONE IMOLA

Dopo l’alluvione a Castel Guelfo. Nasce il comitato cittadino: "Interventi e aiuti al più presto"

I residenti: "Siamo finiti di nuovo sott’acqua. Bisogna scongiurare nuove esondazioni con i fatti"

I residenti: "Siamo finiti di nuovo sott’acqua. Bisogna scongiurare nuove esondazioni con i fatti"

I residenti: "Siamo finiti di nuovo sott’acqua. Bisogna scongiurare nuove esondazioni con i fatti"

"Siamo finiti sott’acqua per la seconda volta in meno di un anno e mezzo, perdendo di nuovo ciò che avevamo ricostruito con tanti sacrifici. Ora le parole non bastano più, vogliamo i fatti". Non usano mezzi termini i cittadini di Castel Guelfo che hanno creato un Comitato per portare la voce di decine di famiglie davanti alle istituzioni. "Le bandiere politiche non ci interessano – precisano i cittadini –, vogliamo concretezza, non possiamo vivere in ansia ogni volta che piove. In quasi 18 mesi, dalla prima esondazione del Sillaro, non è stato fatto nulla per mettere in sicurezza l’alveo del fiume, così siamo finiti di nuovo sott’acqua. Vogliamo capire la catena di errori che ha portato all’ennesimo disastro, a partire da chi doveva intervenire e non è intervenuto". E poi "vogliamo che Comune, Regione ed eventuali altri enti coinvolti nella sicurezza del torrente ci dicano al più presto cosa intendono fare per evitare nuove esondazioni e, nel caso, passare alla pratica, pulendo il corso d’acqua, liberandolo da arbusti e tronchi che rischiano di impedire il regolare flusso delle acque nel corso delle piene – continuano -. Ed è evidente che, per mettere definitivamente in sicurezza il paese, servano opere idrauliche come le casse di espansione, da realizzare al più presto senza disperdersi nella burocrazia".

Insomma, il Comitato chiede di più al Comune. "Prendiamo esempio da Faenza dove il sindaco ha deciso di rompere gli indugi e di procedere con le proprie forze alla messa in sicurezza della città – tuonano –. Facciamo così anche a Guelfo". Infine, "abbiamo bisogno di aiuto in tempi rapidi – concludono –. La maggior parte di noi ha speso tutti i risparmi per la precedente alluvione e ora non ha più la forza per risollevarsi. Chiediamo ascolto, pronti a fare rete con i comitati degli altri paesi colpiti". Perchè l’ascolto avvenga è in previsione un incontro con il sindaco Franceschi. Non si esclude la valutazione di un possibile esposto in procura da parte dei residenti in caso di mancanza di risposte esaustive. Francesca Pradelli