PAOLO GUIDOTTI
Cronaca

I problemi al confine: "Montanara a ostacoli". C’è l’esposto in Procura

La denuncia di un comitato di cittadini fra Emilia Romagna e Toscana "Da anni niente manutenzione: frane, restringimenti e disagi per le aziende" .

La denuncia di un comitato di cittadini fra Emilia Romagna e Toscana "Da anni niente manutenzione: frane, restringimenti e disagi per le aziende" .

La denuncia di un comitato di cittadini fra Emilia Romagna e Toscana "Da anni niente manutenzione: frane, restringimenti e disagi per le aziende" .

Si sentono "Cittadini della terra di mezzo", e come spesso accade le terre di mezzo sono le più trascurate. Come l’area al confine fra Toscana ed Emilia Romagna, tra la parte più lontana della Città metropolitana di Firenze e il circondario imolese. Così una decina di loro, titolari di altrettante aziende, hanno deciso di rivolgersi alla Procura, con un esposto che denuncia la grave situazione della strada provinciale 610 ’Montanara Imolese’. La 610 unisce il comune fiorentino di Firenzuola con quelli, a cominciare dal Castel del Rio presenti nella vallata del Santerno fino ad Imola. Nell’esposto il comitato "Cittadini della terra di mezzo" spiega alla Procura di Firenze una situazione di incuria, degrado e mancati interventi che dura da molti anni, e che il nubifragio del maggio 2023 ha accentuato.

"La totale assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria – dicono i promotori dell’esposto – dura da molti anni, al punto da ledere, secondo noi, i principali diritti costituzionali del cittadino: al lavoro, allo studio, alla salute". Da Firenzuola infatti molti partono ogni mattina in direzione dei comuni emiliano-romagnoli, percorrendo l’Imolese, per andare a scuola, al lavoro, alle strutture sanitarie. E molti Emiliani-romagnoli, specialmente nella buona stagione si dirigono verso Firenzuola usando quell’unica strada, per passare una domenica davanti a una bella bistecca e a un piatto di tortelli, e a godersi una giornata nel verde. Un percorso che però, da tempo, è diventato ad ostacoli, con numerosi sensi unici alternati, frane, semafori. Ed è capitato anche che si siano trovati di fronte a improvvise chiusure.

"La prima cosa che abbiamo sempre chiesto - spiega Eva Pasquarella – è di essere informati preventivamente, e questo non è mai accaduto. I disagi sono per tutti, e durano da anni: per chi trasporta il latte raccolto nelle stalle, per il settore della pietra serena e per chi deve fare consegna merci, per chi ha il fieno e deve trasportarlo, per i turisti. Poi, quasi due anni fa le frane, in particolare sul fronte romagnolo, hanno ulteriormente aggravato la situazione. Ma nel tratto fiorentino l’assenza di manutenzione e interventi, su una strada che è l’unico collegamento per il nostro comune con Imola, dura da troppo tempo. Senza contare che la Sp 610 è l’unica via di accesso, per la manutenzione e per l’emergenza, alle finestre delle gallerie dell’alta velocità". Così, visto che la Città Metropolitana di Firenze non ascolta appelli e richieste, ora si fa entrare in gioco la Procura, con un esposto dove si ipotizzano i reati di omissione di atti d’ufficio, interruzione di pubblico servizio e frana colposa, elencando le maggiori criticità presenti su questa strada.