"Monopattino, un ’patentino’ per i più giovani"

Il vicecomandante della polizia locale Ugo Auteri: "Norme più specifiche per aumentare la sicurezza". Stabile il 19enne investito

Migration

di Gabriele Tassi

Due ruote a spinta cento per cento sostenibile. Ma a tutti gli effetti un mezzo stradale, che deve fare i conti con tutti i potenziali ’ pericoli’ derivanti dalla circolazione. Mentre all’ospedale Maggiore di Bologna, il 19enne che con il suo monopattino, domenica sera è stato centrato da un’auto sul viale del Piratello lotta ancora per la vita (è stabile), ci si interroga sempre di più come aumentare la sicurezza dei rapidi mezzi a batteria. Per il vicecomandante della polizia locale, Ugo Sergio Auteri "il primo punto su cui insistere è la preparazione del conducente. Il monopattino, per la sua velocità, e per la potenza elettrica disponibile subito, non può essere equiparabile a una bicicletta, e quindi (per i minori), non sarebbe sbagliata l’idea di istituire un ’patentino’ dedicato, proprio come quello del ciclomotore".

Auteri, lei si occupa anche della formazione dei suoi colleghi un po’ in tutta Italia. Oggi il monopattino gode più o meno delle stesse normative delle biciclette, come si è arrivati a questo punto?

"Non più di un paio di anni fa si è passata una fase di sperimentazione assieme ad altri mezzi simili (per esempio il segway) per introdurli in un ambito circoscritto. Dopo il periodo di prova è uscito un emendamento alla legge Finanziaria che equiparava i monopattini elettrici ai velocipedi".

In strada, quali sono però le differenze sostanziali rispetto alle due ruote a pedali?

"Sulla scorta degli incidenti rilevati, per esempio, le ruote piccole dei monopattini possono portare alla caduta del conducente molto più facilmente per l’irregolarità del manto. In riferimento all’incidente dell’altra sera, l’assenza di danni alla parte superiore (cofano, tetto e parabrezza, ndr) dell’auto ’investitrice’ ci fa pensare che il ragazzo al momento dell’incidente (per cause ancora al vaglio della polizia locale) potesse essere già a terra. La dinamica è comunque ancora in fase d’accertamento da parte degli investigatori".

Tornando al discorso più in generale, invece, c’è anche la convivenza con gli altri utenti della strada.

"Credo sia indispensabile arrivare a norme più specifiche per regolamentare la promiscuità con i pedoni per esempio: i monopattini sono molto silenziosi e veloci, e in una città come Imola, ricca di aree ciclopedonali potrebbero verificarsi problemi di convivenza. Fondamentalmente siamo di fronte a una novità, ci vorrà del tempo per imparare a gestirla nel modo più corretto".

C’è poi tutto il tema assicurativo...

"Proprio come per i velocipedi la polizza è solamente consigliata, e ciò potrebbe creare problemi in caso di incidente se si dovesse arrivare a un risarcimento danni. C’è infine tutta la questione delle modifiche al motore (per superare il limite legale dei 25 kmh. Da inizio anno i vigili ne hanno sequestrati una decina, ndr), e del sellino. Quest’ultimo equipara il monopattino a un ciclomotore e quindi il mezzo va dichiarato, targato e regolarmente assicurato, proprio come uno scooter. Un altro aspetto su cui vigilare..."