Multe a Imola: accolti sette ricorsi ogni dieci

Brighi (Polizia locale): "Condannati anche alle spese legali, così le sentenze ci mettono in difficoltà"

Un agente della polizia locale

Un agente della polizia locale

Imola, 28 luglio 2022 - La Polizia locale stacca le multe, i cittadini fanno ricorso. E il Giudice di pace, in quasi sette casi su dieci, lo accoglie. Così il comando di via Pirandello si ritrova alle prese con le sanzioni azzerate e da qualche tempo, cosa ancora più preoccupante, pure a dover far fronte al pagamento delle spese legali. È l’insolito scenario che si verifica da mesi, con sempre più frequenza, in città.

Se ne è parlato ieri in commissione consiliare, dove è approdata una delibera di riconoscimento di un debito fuori bilancio derivante proprio da due sentenze del Giudice di pace costate complessivamente 750 euro alle casse comunali. Poca cosa? Forse, ma non se si moltiplica tale cifra per 124: tante sono state, infatti, le volte in cui nel corso del 2021 il Giudice di pace ha dato ragione a quanti (188 in tutto) hanno contestato le multe per violazioni al Codice della strada. In pratica, i ricorsi vinti sono stati più del 65%. Una media decisamente alta, troppo. E che per questo agita i vertici della Polizia locale, intenzionati a prendere le contromisure.

"Abbiamo registrato una tendenza che va verso un aumento significativo dei ricorsi accolti – avverte il comandante Daniele Brighi –. Fino a poco tempo fa, questo portava alla compensazione delle spese. E quindi non provocava un danno rilevante. Ultimamente però i Giudici di pace stanno iniziando a condannarci alle spese. E questo non va bene, perché allora dobbiamo entrare nel merito e capire i motivi".

Un’idea, per quanto parziale, il comandante della Polizia locale sembra essersela già fatta: "Per le somme al di sotto dei 5mila euro il Giudice di pace non decide secondo giustizia, ma applicando il principio di equità. E può dare ragione al cittadino solo perché aveva una situazione particolare. In casi recenti, però, lo sta facendo in maniera troppo significativa. Stiamo ragionando di ricorrere contro le sentenze: è un onere che ci sobbarchiamo, ma riteniamo opportuno dare un messaggio ai Giudici di pace perché ci stanno mettendo in difficoltà".

Le parole di Brighi non piacciono però al leghista Simone Carapia. "Adesso il Comune cosa vuole fare, la guerra al Giudice di pace? - è l’affondo del consigliere di opposizione –. Oltre ai già noti problemi nella gestione della Polizia locale, con fuggi fuggi e contestazioni sindacali e altro, forse bisognerebbe cambiare strategia. La politica delle multe per fare i bilanci e quella dello spremere il cittadino come un limone non paga. Vorrei sapere a questo punto cosa ne pensa il sindaco Panieri delle esternazioni improvvide e incaute del suo dirigente – conclude Carapia –, visto che il suo vice nonché assessore al Bilancio Castellari in commissione è stato zitto e ben alla larga dalla questione".