"Neuroriabilitazione, fare rete col territorio"

La neuroriabilitazione ospedaliera sta evolvendo verso una maggiore precisione grazie a modelli come quello del Montecatone Rehabilitation Institute, che mirano a identificare obiettivi e outcome specifici per ogni paziente.

Come è cambiata o sta cambiando la neuroriabilitazione ospedaliera? La tematica è stata trattata a Expo Sanità – nell’ambito di un incontro promosso dalla Casa dei Risvegli Luca De Nigris di Bologna – da Pamela Salucci, direttore della struttura complessa Gravi Cerebrolesioni Acquisite al Montecatone Rehabilitation Institute (85 pazienti annui con una degenza media di 110 giorni circa ciascuno). "Il modello del Pdt regionale prevede tre fasi: quella acuta, la post-acuta e quella degli esiti. Il modello applicato al Mri ci ha consentito, negli anni, di avere sempre più chiari gli obiettivi e l’outcome del paziente. La nostra attività, ora, è quella di proseguire nello studio e nel conseguente riconoscimento di indicatori prognostici e diagnostici affinché i target per singolo paziente possano essere identificati con sempre maggiore definizione. Due studi multicentrici ai quali partecipiamo vanno proprio in questa direzione".