Omicidio Fabio Cappai, in quattro dal giudice. Fissata l'udienza preliminare

Processo il 27 dicembre. I giovanissimi devono rispondere anche dell’aggressione all’amico che tentò di difendere Fabio. La rissa che port ò all’accoltellamento del 23enne era partita da una critica per il colore dei capelli

Castel del Rio (Imola), 13 dicembre 2022 - Compariranno poco prima della fine dell’anno davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale dei minorenni del Pratello. Sono i quattro ragazzini indagati per la morte di Fabio Cappai, il giovane di 23 anni ucciso a coltellate ai campi sportivi di Castel del Rio, il 16 luglio scorso.

Omicidio Cappai, 16enne in carcere - Omicidio Cappai, indagati tre minorenni

Fabio Cappai, il giovane di 23 anni ucciso a coltellate
Fabio Cappai, il giovane di 23 anni ucciso a coltellate

Per quell’omicidio, avvenuto, secondo le ricostruzioni, al culmine di una rissa in cui un gruppo di minorenni si contrapponeva a Cappai e un suo amico coetaneo intervenuto per aiutarlo, il 27 dicembre comparirà davanti al giudice il diciassettenne che sferrò le coltellate fatali. Difeso dall’avvocato Alberto Padovani, l’adolescente dal giorno successivo al delitto è detenuto nel carcere minorile del Pratello, accusato di omicidio e di porto d’armi abusivo per il coltello ’pattada sarda’, dalla lama lunga 11 centimetri, con cui ferì a morte Cappai raggiungendolo al petto e al dorso. Con lui, saranno in aula altri tre giovanissimi – un romeno diciassettenne, un imolese di 16 anni e un altro bolognese nel frattempo divenuto maggiorenne, difesi rispettivamente dagli avvocati Elena Bassano, Gabriele Bordoni e Federica Rossi –, tutti accusati di concorso anomalo in omicidio "per avere colpito con pugni e calci la vittima, uno anche con un bastone al volto, alla testa e sul dorso" e averne così causato la morte, pure "evento diverso da loro voluto (lesioni)". I quattro devono rispondere poi delle lesioni aggravate e in concorso all’amico di Cappai, che per l’accusa fu a sua volta preso a pugni, calci e bastonate

Fabio Cappai morì il 16 luglio scorso a seguito di quella che i numerosi testimoni ricostruirono appunto come una violenta rissa, scatenata da motivi futili: nello specifico, un membro del gruppetto degli adolescenti avrebbe preso in giro i capelli rossi della vittima e la sua pettinatura. Da lì, gli animi si sarebbero scaldati e i ragazzi, dopo essere stati cacciati da un bar nel centro del paese, decisero di affrontarsi nei pressi del campo sportivo di Castel del Rio, a poca distanza da un secondo locale, i cui avventori, nei tavolini all’aperto data la serata estiva, assistettero attoniti alla scena. Fu proprio il titolare di quest’ultima attività a prestare i primi soccorsi a Fabio, caduto a terra dopo essere stato colpito a morte. A nulla valsero i tentativi di rianimarlo dei sanitari del 118 sopraggiunti con ambulanza ed elisoccorso. Il ventitreenne morì sull’erba, prima ancora che il mezzo si potesse alzare in volo.

Subito i presenti furono sentiti dai carabinieri e, il pomeriggio seguente, il giovane accoltellatore crollò confessando tutto agli inquirenti e indicando loro dove trovare il coltello, ancora insanguinato, che aveva gettato via dopo l’aggressione. Da allora si trova nel carcere minorile del Pratello, dove ha nel frattempo compiuto 17 anni.