Rotonda al Casello A14: "Quando la vedremo?"

Interrogazione di Luca Morini, di Prima Castello, sull’attesa opera "Iter fermo da inizio dicembre alla Città metropolitana: cosa succede?".

Rotonde, atto terzo. Dopo l’apertura di quella provvisoria posizionata all’incrocio tra via Cova e via Gioia, propedeutica a preparare l’importante intervento di realizzazione di quella sulla via Emilia, il tema caldissimo delle rotonde a Castel San Pietro si arricchisce di un nuovo capitolo. Questa volta a finire al centro di un’interpellanza prossima ad essere protocollata da Prima Castello attraverso il suo capogruppo Luca Morini è la rotonda al centro delle polemiche da almeno quattro lustri, ovvero quella che sorgerà all’uscita del casello autostradale dell’A14, dove insiste il pericoloso incrocio con la San Carlo.

Ed è proprio da qui, dalla pericolosità dell’intersezione, che parte Morini, ricordando che "la media di sinistri rilevata tra gli anni 2017 e 2020 nell’intersezione rispetto ad intersezioni con analoghe caratteristiche dimensionali e volumi di traffico, mostrava dati estremamente preoccupanti e segnatamente un aumento di sinistri pari al 200% ed un aumento di sinistri con feriti pari al 275%". Una situazione di oggettiva pericolosità che permane da decenni e che, lamenta Morini, non è stata neppure mitigata negli anni sfruttando sistemi alternativi. "Il sindaco Fausto Tinti ha disatteso, nonostante i solleciti, l’impegno che aveva assunto ad ottobre 2020 su mia espressa richiesta, ovvero quello di provvedere ad installare una segnaletica luminosa e sonora in attesa della necessaria rotatoria". È partendo da questo presupposto che il capogruppo d’opposizione chiede attraverso l’interpellanza "quale sia lo stato di avanzamento burocratico attuale", allarmato dal fatto che, sottolinea, "dalle ultime notizie che ho potuto raccogliere risulta che l’iter sia fermo nell’attesa di un passaggio amministrativo in capo alla Città Metropolitana di Bologna sin dall’inizio del mese di dicembre 2023, rispetto al quale chiediamo un approfondimento trattandosi di rientro di una convenzione già predisposta anche dal medesimo Ente". Vista la situazione, Morini, dopo aver ricordato come si sia "ormai vanificata anche l’ultima promessa fatta dal sindaco di avvio del cantiere ‘entro la fine del 2022’", chiede anche "quali siano le nuove tempistiche prospettabili allo stato attuale per l’avvio dell’opera e per la sua definitiva conclusione".

Claudio Bolognesi