I giochi sono fatti. La Giunta aspetta solo il via libera della Prefettura per procedere all’installazione del nuovo autovelox in via Punta annunciata l’altra sera in Consiglio comunale dal sindaco Marco Panieri. Tarato a 50 km/h, il nuovo occhio elettronico verrà piazzato poco prima dell’ingresso nel quartiere Pedagna.
"Abbiamo identificato quella posizione per fare in modo che le persone rallentino prima di entrare nel tratto abitato – spiega l’assessora alla Mobilità sostenibile, Elisa Spada –. La richiesta è partita a fine 2022, e ci sono già stati vari sopralluoghi. Abbiamo fatto tutto ciò che era necessario, ora aspettiamo solo l’ok da Bologna. Arriverà prima dell’estate? Ci conto".
Quanto ai motivi che hanno spinto il Comune a richiedere alla Prefettura l’installazione di un nuovo autovelox, "ci sono state tante segnalazioni da parte dei residenti di via Punta", riferisce l’assessora Spada. E aggiunge: "C’è un tema di eccesso di velocità da parte di chi arriva da Linaro. Per questo abbiamo programmato controlli anche con il telelaser per stimolare le persone ad andare più piano, ma l’unica maniera per ottenere una riduzione della velocità è un presidio fisso".
L’arrivo di un nuovo autovelox di via Punta segue le recenti polemiche sull’abbassamento dei limiti lungo i due estremi della via Emilia (Piratello e Zello) sorvegliati pure loro da occhi elettronici che, in seguito all’ampliamento del centro abitato cittadino, presto cominceranno a fare multe non più al superamento dei 70 km/h bensì ai 50. Su questo, e in particolare sulla situazione del Piratello, l’assessora Spada è intervenuta l’altra sera in Consiglio comunale per rispondere alle contestazioni dell’opposizione.
"Sono arrivate segnalazioni dei cittadini che sono state approfondite e indagate – ha riferito Spada in Aula parlando di quel tratto della via Emilia–. Abbiamo verificato con Area Blu e Polizia locale quale fosse l’incidentalità di quell’area. E a quel punto è partito l’iter per estendere il centro abitato, con la manutenzione stradale che resterà comunque in capo ad Anas senza dunque nessun peso economico per il Comune, e ridurre la velocità. Quando un problema è sentito dalla comunità, è fondamentale intervenire".
Seguendo il filo del ragionamento dell’assessora, il discorso è infatti più generale. "Tutte le volte che si parla di velox, si accusa il Comune di fare cassa – protesta Spada –. Ma questa amministrazione investe centinaia di migliaia di euro sulla sicurezza stradale. E questo è riscontrabile in tutti gli atti. La velocità è uno dei principali motivi di morte sulle strade. Stiamo facendo il sottopasso di Pontesanto, atteso da 20 anni, perché riteniamo che la sicurezza, soprattutto quella di pedoni e ciclisti, sia fondamentale. E che sia giusto investire dei soldi per questo scopo".
Enrico Agnessi