Summit sulle strade Regione e Comuni: "Presto i cantieri" Arriva anche l’esercito

L’assessore di viale Aldo Moro Priolo ha fatto il punto sulle priorità con il sindaco di Imola e i quattro primi cittadini della Vallata. Sotto la lente le provinciali Sillaro, Bordona, Casolana e Gesso.

Summit sulle strade  Regione e Comuni:  "Presto i cantieri"  Arriva anche l’esercito

Summit sulle strade Regione e Comuni: "Presto i cantieri" Arriva anche l’esercito

di Mattia Grandi

Un summit per tracciare la mappa delle emergenze e fissare le priorità per ripartire. Ieri mattina la vicepresidente della Regione Irene Priolo, con delega alla Protezione civile, è tornata nella vallata del Santerno. Prima un incontro con il presidente del Circondario Marco Panieri ed i quattro sindaci della collina nelle sale del municipio di Borgo Tossignano, ormai da settimane Centro di Coordinamento Sovracomunale di Protezione Civile per l’emergenza, poi una serie di sopralluoghi sui fronti franati. Infine, nel tardo pomeriggio la visita nelle frazioni alluvionate tra Spazzate Sassatelli, Sesto Imolese e San Prospero.

Sotto la lente d’ingrandimento i punti più critici del dissesto idrogeologico per tracciare la mappa delle priorità di intervento. In particolar modo per quanto riguarda il compromesso mosaico viabile valligiano.

"Sono state analizzate le condizioni dei collegamenti sulle arterie provinciali come le strade provinciali 21 ‘Sillaro’, 15 ‘Bordona’, 33 ‘Casolana’ e 34 ‘Gesso’ – fanno sapere i primi cittadini della valle –. Queste strade compongono la nostra rete di viabilità principale sulla quale occorre intervenire il prima possibile".

Spazio poi al confronto sulle misure di sostegno predisposte per supportare la popolazione. Da un lato c’è il Contributo per l’autonoma sistemazione dei nuclei familiari sfollati. Dall’altro un primo gettone di aiuto fino a 5mila euro per le famiglie, con l’anticipazione di 3mila euro.

"La ricostruzione e l’uscita dall’emergenza non possono andare a fasi separate – ha scritto sui social la Priolo –. È necessario che procedano insieme e anche speditamente".

Sulla stessa lunghezza d’onda Marco Panieri: "La volontà è quella di instaurare un dialogo profondo sul tema in vista dei fondi che saranno stanziati per l’emergenza – ha sottolineato – affinché la stessa Regione possa farsi portavoce presso il Governo delle necessità dei nostri territori. Da parte della vicepresidente Priolo e della Protezione Civile dell’Emilia-Romagna c’è stata massima disponibilità e presa di coscienza sulle misure e sulle opere fondamentali per il rilancio della nostra terra".

Tra gli elementi di discussione anche i ragionamenti sulle attività produttive ancora isolate. Ma pure, insieme al direttore generale dei vigili del fuoco dell’EmiliaRomagna Carlo Dall’Oppio, le modalità per raggiungere le stalle inaccessibili. Il bestiame necessita di nuovi beni di prima necessità dopo la consegna via aerea, mezzo elicotteri, avvenuta nei giorni scorsi.

Intanto, sul fronte operativo ci sono delle novità. Sono arrivati ieri i mezzi dell’Esercito già al lavoro sulla strada provinciale 34 ‘Gesso’ per realizzare due bypass in grado di superare le frane piombate sulla carreggiata. I militari hanno anche visionato la provinciale 33 ‘Casolana’ per elaborare un piano d’azione funzionale per riavviare il traffico sull’arteria. Sul fronte Città metropolitana, invece, si opera nella parte alta della 21 ‘Sillaro’ per materializzare quel passaggio alternativo capace di superare i tanti ostacoli. A quanto pare, quindi, l’incontro di un paio di giornate fa tra sindaci, prefettura, Città metropolitana, esercito e vigili del Fuoco ha dato i primi frutti. All’ordine del giorno resta, comunque, la valutazione complessiva del ripristino della viabilità nella Vallata del Santerno. Un tassello fondamentale per parlare davvero di ripartenza. Quanto agli evacuati, il bollettino in collina resta più o meno stabile: a Fontanelice sono 161 poi Castel del Rio con 84, Borgo Tossignano 75 e Casalfiumanese 66.

A Imola, infine, il sindaco Panieri ha firmato un’ordinanza urgente per chiudere al pubblico il Bosco della Frattona. Panieri cita "i motivi contingibili ed urgenti (legati all’alluvione; ndr), a tutela della pubblica incolumità", e ordina poi "la chiusura al pubblico della riserva naturale del Bosco della Frattona fino al termine delle verifiche tecniche e degli eventuali lavori di sistemazione e messa in sicurezza".