"Tolleranza zero verso i violenti Serve un vigilante 24 ore su 24"

Il coordinatore Rago: "Vogliamo misure urgenti e risolutive entro sette giorni, e non solo sulla carta"

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"Neanche una settimana e ci risiamo! Purtroppo questa volta con danni non a cose ma a persone. E quelle persone sono gli eroi della pandemia, infermieri che vanno al lavoro ogni giorno prima per senso del dovere verso il prossimo e poi per lo stipendio infame che ricevono. E mentre sono al lavoro per portare aiuto si deve soccorrerli perchè aggrediti da uno squilibrato". Così Pino Rago (nella foto), coordinatore della Uil a Imola, sull’aggressione verbale e fisica di lunedì sera in Pronto soccorso.

"Purtroppo è caduta nel vuoto la nostra richiesta di prevenzione per evitare danni alle persone – aggiunge Rago – Stavolta le ferite sulla pelle degli operatori dobbiamo contarle e solo per mera fortuna si è evitato l’aggressione fisica a un terzo infermiere. Ma adesso basta: occorre immediatamente agire. Va estesa la presenza di un vigilantes h24 almeno in Pronto soccorso. L’attuale conformazione del PS va rivista totalmente. Occore creare una barriera fisica che tenga lontano dagli operatori questi soggetti che anche ieri scorrazzavano come meglio credevano negli ambulatori".

"La Direzione generale – intima Rago – ha una settimana da oggi per dare una risposta concreta e non sulla carta a questo che sta diventando un problema quotidiano. Vogliamo misure urgenti e risolutive. Se ció non avvenisse dalla prossima settimana indiremo lo stato di agitazione del personale Ausl coinvolgendo la prefettura e il sindaco quale primo responsabile della sanità imolese. Il tempo è scaduto".

Da parte sua la Fials, prendendo spunto dal medesimo episodio, sollecita "intese e Protocolli di sicurezza e di coordinamento con le Forze dell’ordine; la presenza di guardie giurate dedicate e posto di Polizia h24, la presenza di autista di auto medica o esonero dalle prestazioni ambulatoriali di pronto soccorso effettuate dal personale infermieristico del 118; una politica di tolleranza zero verso gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari (fisica o verbale) e una programmazione e implementazione di misure strutturali, tecnologiche e organizzative per la riduzione del rischio di comportamenti aggressivi e di atti di violenza a danno degli operatori sanitari, come richiesto dalle Raccomandazioni del ministero della Salute e dalla Regione. Su questo – conclude il sindacato – ci batteremo con tutte le nostre forze coinvolgendo il prefetto"