Abitazioni allagate, paga il Comune

Sei anni dopo l'allagamento causato dai lavori comunali a Civitanova, il Comune risarcisce i proprietari con una transazione di 8.500 euro ciascuno, evitando un lungo contenzioso legale.

Casa allagata a causa di lavori comunali, dopo sei anni arriva il risarcimento. La storia risale al settembre del 2018 e a un nubifragio che provocò un fiume d’acqua in via Roma, a Civitanova Alta, evento a cui seguirono varie richieste di risarcimento danni da parte dei proprietari di alcune case nei confronti del Comune, costretto ad attivare le procedure per le coperture assicurative. Tra le domande quella presentata dai signori T. M. e F. M. che nel dicembre del 2020 hanno notificato a Palazzo Sforza un atto di citazione davanti al Tribunale di Macerata per accertare e dichiarare la responsabilità del Comune e condannarlo al pagamento del danno patrimoniale che avevano subito nella misura di 12.418 euro. L’ente pubblico si era costituito in giudizio nominano un legale e all’inizio dello sorso febbraio, a seguito dei primi sopralluoghi e controlli, il Ctu ha formulato una proposta transattiva con corresponsione alla controparte della somma di 8.500 euro da ripartire in parti uguali, quindi 4.250 ciascuno, esborso da condividere con impresa edile che stava effettuando lavori nel centro storico della città alta e coinvolta nella richiesta di risarcimento.

La transazione è stata accettata dal Comune che, facendolo, ha valutato con il proprio legale il rischio di dover sopportare spese maggiori all’esito del giudizio. La vicenda giudiziaria si fondava sulla accusa, alla ditta che aveva ricevuto dal Comune l’appalto per i lavori di rifacimento di via Roma, di aver otturato i tombini con materiale edilizio, provocando gli allagamenti durante la grandinata del settembre 2018. Uno scenario respinto dall’impresa che ha sempre negato di avere agito in quella maniera. Ma è stata scelta la strada della transazione e per i cittadini danneggiati arriva, dopo sei anni, il risarcimento del danno subito.